GENOVA LIGURIA

Vigili del fuoco in cattedra contro gli incidenti domestici


 RAPALLO - Usare l’asciugacapelli vicino alla vasca da bagno o in presenza di acqua. Improvvisarsi elettricisti, pensando di riuscire a saldare cavi deteriorati. Lasciare accesi, anche di notte, gli interruttori di televisione, radio e apparecchiature varie. Ancora: salire con le pantofole (o, peggio, magari la mamma, con i tacchi) su sedie e scale pericolanti per raggiungere un oggetto su un pianale alto. Sempre per la mamma, aggiungere l’acqua al ferro da stiro quando questo è attaccato alla corrente elettrica. Vietato lasciare ammorbidenti e detersivi a portata di mano (specie dei più piccoli), ma anche il vischio: ingerirlo può essere letale. Chi, non pensandoci, non ha fatto almeno una volta queste cose, con leggerezza?La domanda è stata posta ieri ai giovani alunni delle terze medie della scuola “Giustiniani” di Rapallo dai vigili del fuoco di Rapallo,arrivati a illustrare il progetto “Ambiente sicuro”, elaborato dal Comando provinciale dei vigili del fuoco di Genova. Un incontro nell’ottica della prevenzione, come spiegato dal caposquadra di Rapallo Maurizio Oliveri, con il vigile del fuoco Ivo Orbani. La casa come ambiente sicuro? Non è così. Lo raccontano i fatti di cronaca: basta pensare alle tragedie recenti, come l’esplosione della palazzina a Barberino del Mugello, in cui hanno perso la vita una madre e i suoi due giovani figli, ma anche alla morte della piccola Olimpia, di un anno appena, deceduta a Savignone una settimana fa cadendo dalle scale dell’abitazione dove viveva con mamma e papà.I dati sono allarmanti: secondo il rapporto Censis (su dati Istat, Inail e Ispesl) illustrato ieri ai giovanissimi alunni, nel 2000 gli incidenti domestici in Italia sono stati più di 4 milioni (4.380.000), oltre il doppio rispetto a 12 anni fa. Il 52 per cento degli incidenti domestici si è verificato in cucina, il 9 per cento in soggiorno, il 7,6 per cento sui balconi o nei giardini e il 6,6 per cento in camera da letto. La mortalità degli incidenti che accadono dentro le mura domestiche è ovviamente inferiore agli incidenti stradali. «Non abbiamo dati precisi sugli incidenti domestici per quanto riguarda il Levante - spiega Oliveri - ma i numeri sono elevati anche qui».Il progetto “Ambiente sicuro”, elaborato dal Comando provinciale dei vigili del fuoco di Genova, è stato realizzato venti anni fa ed è stato aggiornato negli ultimi tempi con la moderna tecnologia (nel cd, che viene lasciato alle scuole, la parte sull’aspetto medico è interamente curata dall’istituto Gaslini): è tradotto in sei lingue (anche in arabo e russo) ed è già stato adottato da molte scuole di altre città italiane, come Firenze. Parola d’ordine, prevenzione: da insegnare ai più piccoli ma anche, tramite loro, da far arrivare ai genitori. I vigili del fuoco di Rapallo porteranno anche quest’anno il progetto in molte scuole del comprensorio, coinvolgendo le quarte e quinte elementari e le classi delle medie: «A breve - spiega Oliveri- verrà messo in atto anche un ciclo sperimentale per i più piccoli delle elementari e delle materne».Tanta la curiosità e la partecipazione, ieri mattina, fra gli alunni delle “Giustiniani”, che hanno seguito la proiezione del dvd e le spiegazioni di Oliveri con entusiasmo. «Prevenzione e sicurezza fanno parte del corredo dell’educazione - sottolinea la preside, Anna Maria Macera - e sono indispensabili». Perché a volte basta non compiere una leggerezza - fatta magari senza pensare alle conseguenze - per non passare brutti guai in quello che dovrebbe essere (ma non è) il luogo più sicuro di tutti, la casa.(da ilsecoloxix)