iVandali son tornati

Il fattore infedele


   Or egli disse ancora ai suoi discepoli: "Vi era un uomo ricco che aveva un fattore; e questi fu accusato davanti a lui di dissipare i suoi beni [Lc 16,1-18]. Allora egli lo chiamò e gli disse: "Che cosa è questo che sento dire di te? Rendi ragione della tua amministrazione, perché tu non puoi più essere mio fattore". E il fattore disse fra se stesso: "Che farò ora, dato che il mio padrone mi toglie l' amministrazione? A zappare non son capace, e a mendicare mi vergogno. Io so cosa fare affinché, quando io sarò rimosso dall' amministrazione, mi accolgano nelle loro case Chiamati dunque ad uno ad uno i debitori del suo padrone, disse al primo: "Quanto devi al mio padrone?” Quello rispose: "Cento bati di olio". Allora egli gli disse: "Prendi la tua ricevuta, siedi e scrivi subito cinquanta". Poi disse ad un altro: "e tu quanto devi". Ed egli disse: "Cento cori di grano". Allora egli gli disse: "Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta". Il padrone lodò il fattore disonesto, perché aveva agito con avvedutezza, poiché i figli di questo mondo, nella loro generazione, sono più avveduti dei figli della luce. Or io vi dico: Fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste perché, quando esse verranno a mancare, vi ricevano nelle dimore eterne. Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è ingiusto nel poco, è ingiusto anche nel molto. Se dunque voi non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà le vere? E se non siete stati fedeli nelle ricchezze altrui, chi vi darà le vostre? Nessun servo può servire a due padroni; perché o odierà l' uno e amerà l' altro, o si affezionerà all' uno e disprezzerà l' altro; voi non potete servire a Dio e a mammona". Gli apostoli: “questa parabola ci è oscura, spiegacela Maestro”.Gesù: “Il fattore è Dio. Il fattore è ognuno di noi. Tutto ciò che abbiamo non ci appartiene: ogni cosa ci è sta affidata da Dio. Il fattore pecca di cattiva amministrazione, perde i suoi beni ma è anche pigro, non vuole e si vergogna di fare altri lavori. Usando i beni di Dio per aiutare i bisognosi, si acquista degli amici che gli torneranno utili. Quindi usate i vostri beni per farvi degli amici che potranno tornarci utili quando potremmo averne bisogno noi. Non chiudiamoci né diveniamo egoisti quando le cose ci vanno bene, in quanto questo può ritorcersi contro”.