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La Corte Costituzionale boccia il Lodo Alfano. Un segnale che lo strapotere di Berlusconi è arginabile.


La Corte Costituzionale ha oggi bocciato il Lodo Alfano che sospende i procedimenti penali a carico delle cariche più alte dello stato. La pronuncia della Corte è un segnale forte in un momento in cui molti ravvisano un eccessivo concentramento di potere in capo ad una sola persona. Al di là della correttezza o meno della decisione, è importante che al Governo sia stato ricordato che anche il potere di un esecutivo ben sostenuto politicamente non è illimitato.La Corte ha ravvisato che il Lodo Alfano si scontra con i principi dettati dagli articoli 3 e 138 della Costituzione. Sinceramente preferisco non commentare la decisione sul piano del diritto. Perchè è abbastanza ovvio che la questione sia piuttosto discutibile (e ne è prova la decisione non all'unaminità della Corte). Il fatto più interessante di questa notizia è un altro.La Corte, con questa decisione molto attesa, e sul cui esito il pronostico era probabilmente contrario, ha mandato un importante messaggio al Governo.E' giusto che il Governo faccia il suo lavoro. Ovvero governi. Fin qua siamo d'accordo tutti. Se ci sono delle decisioni da prendere: bene. Vengano prese. Un po' di concretezza gli italiani se l'aspettavano. Però - diciamolo francamente - il Governo ultimamente sta esagerando in un senso opposto. Mentre solitamente i nosrti governi brillano per incapacità di decidere e lentezza, questo Governo sta facendo troppe cose. Col rischio di farle male e talvolta di farel con prepotenze e senza rispetto per le regole.Il Lodo Alfano, uno dei primi provvedimenti "forti" presi dal Governo era stato criticato fortemente. La classe politica è già abituata ad autodifendersi, creando appunto leggi e strumenti per rendersi intoccabile. Non per niente la definizione di "casta" che tanto bene si confà alla classe politica italiana. Ebbene la Corte Costituzionale ha dimostrato che non tutto è possibile. Anche per una coalizione di Governo forte e coesa come non mai nella storia recente (e forse in assoluto) del nostro Paese, ebbene per tutti esistono dei limiti, come è giusto che sia.