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SPINNING WALKING FITBALL

Post n°8 pubblicato il 18 Agosto 2010 da marig49

Dal primo settembre ripartono i corsi di spinning e, da quest'anno anche il WALKING e FITBALL.

Gli impianti sportivi maggiori e i centri benessere, hanno fatto di queste displipline, le attività principali per i risultati che ne conseguono, sia in termini fisici che mentali, sia per la leggerezza che assume il corpo nei vari movimenti. La "vecchia" aerobica pressupponeva uno stato fisico accettabile per le numerose sollecitazioni che venivano imposte . Utenti in sovrappeso non potevano reggere una seduta rinunciando ai benefici di una sana attività sportiva fatta in gruppo e a ritmo di musica.

Le tre discipline che proponiamo da quest'anno, hanno proprio l'obiettivo di proporre a tutto la potenziale utenza, indipendententemente dalla propria condizione, una metodologia di lavoro la cui forza consiste in due semplicissime considerazioni:

1) fare "movimento" in gruppo e a ritmo di musica

2) raggiungere in pochi mesi (3) una forma fisica totalmente diversa da quella di partenza, sia in termini di peso, sia in termini di benessere

I risultati dell'anno scorso parlano da soli: decine di frequentatori hanno riportato il proprio peso corporeo  nella norma, perdendo  5,  10,  20 chili senza particolari restrizioni alimentari e...divertendosi ad ogni seduta.

Per non parlare dei benefici in termini di salute e di serenità mentale.

Apparentemente tutto sembra semplice, ma se così fosse, basterebbe muoversi un pò e mangiare qualcosa in meno. In verità le cose non stanno proprio così. Soltanto un metodo codicifato, che tiene conto del singolo soggetto e sul soggetto costruisce il lavoro da fare, può e fà la differenza.

Veniamo adesso alle tre attività che partiranno da settembre, per scoprirne gli effetti e i benefici.

SPINNING

per andare oltre!

 Che cos'è? In sella a una bici fissa, si seguono le istruzioni dell'allenatore e si pedala... Si comincia con un riscaldamento indispensabile prima di alternare diversi movimenti coreografici a ritmo di musica. La bici permette di regolare velocità e resistenza per pedalare in salita, in montagna, fare esercizi di stretching...

 I benefici:
si tonifica armoniosamente la silhouette con le diverse posture che sollecitano anche i muscoli degli arti superiori. Il cuore lavora e il fiato migliora. Nervosismo e stress lasciano spazio a calorie bruciate e a una buona dose di endorfina (tranquillante naturale prodotto dal nostro organismo?
 

Per chi? Per chi ha bisogno di superarsi e avere l’impressione di aver fatto veramente esercizio! Per chi vuole perdere peso rapidamente e mantenere un ritmo intenso. Se fai fatica a trovare la motivazione per fare sport, iscriviti subito a un corso di spinning: te ne innamorerai.

I pro:
Quando si monta in sella a una spin bike, si ha l'impressione di volare e di poter partecipare al giro d'Italia!

I contro: Non poter ammirare il paesaggio nonostante i kilometri percorsi ma a questo provvederemo con un grande schermo.

WALKING PROGRAM

passeggia, cammina, corri a ritmo di musica

Che cos'è: E’ una pratica sportiva riscoperta di recente negli Stati Uniti ed è alla base di tutto il fitness, ma soprattutto viene valorizzata per le sue potenzialità contro lo stress.

Come si esegue: Il walking , dal punto di vista tecnico, è un perfezionamento del movimento naturale della camminata : la parola stessa significa appunto "camminare". È un gesto spontaneo e naturale che tutti siamo in grado di compiere, ma che tendiamo ad usare sempre meno.

Per iniziare a praticare il walking non c’è bisogno di una preparazione particolare, non ci sono rischi e controindicazioni.

Come è noto, Il nostro benessere psico-fisico risiede in un perfetto equilibrio tra la mente ed il corpo. Questo equilibrio viene però costantemente minacciato dai ritmi intensi della vita quotidiana e sovente gran parte del nostro lavoro si svolge esclusivamente a livello mentale. Questo comporta la necessità di ricorrere a una pratica motoria specifica per ristabilire il nostro benessere.Il walking si presta ottimamente al raggiungimento di questo risultato. 

BENEFICI ANTI-STRESS DEL WALKING

  • Seguire delle sedute di walking periodicamente porta a migliorare il tono dell’umore perché il nostro corpo libera delle sostanze, le endorfine e le serotonine, capaci di contrastare l’ansia e la depressione.
  • Si riarmonizza il battito del cuore che, come sappiamo, nei momenti di stress tende ad accelerare, causando ansie e paure.
  • In seguito ai miglioramenti fisici del corpo, la mente tende ad allontanare i problemi rendendoli meno assillanti e, allo stesso tempo, tende a vedere con maggiore tranquillità le preoccupazioni di tutti i giorni in modo da poterle affrontarle serenamente. 
  • Si regolarizza il respiro, che invece nei momenti di ansia e di paura tende a farsi corto, superficiale e "alitante". 
  • Si scaricano le tensioni muscolari accumulate nei momenti di stress, senza il rischio di strappi o stiramenti. 
  • Si protegge l’organismo da osteoporosi e da artrosi: infatti uno sforzo moderato e costante stimola la capacità delle ossa di assimilare il calcio e vi è produzione di sostanze come l'elastina ed il collagene che formano le cartilagini. 
  • Si ristabiliscono i valori della pressione, i livelli dei trigliceridi e del colesterolo, della glicemia:
  • si consumano  i grassi in in brevissimo tempo

FITBALL

In 10 sedute ti senti meglio

In 20 sedute migliori il tuo aspetto fisico

In 30 sedute avrai un corpo totalmente nuovo

 

PER TUTTE LE ETA’

 

Si chiama Fitball la nuova e  divertente ginnastica aerobica con la palla; modella il corpo, ma è anche utile per prevenire i disturbi articolari e migliorare l'equilibrio. 

Sani e in forma rotolando, saltando e rimbalzando: arriva il fitball, un esercizio fisico che consente di allungare e tonificare i muscoli, "sciogliere" le articolazioni, "bruciare" il grasso superfluo, allenare cuore e polmoni. Il tutto senza sforzo e con il massimo divertimento.

Adatto a tutti, il fitball è un allenamento utilizzato anche per prevenire, o trattare, problemi dell'apparato locomotore e per migliorare il senso dell'equilibrio.

L'attrezzo

 "Il fitball - dice Arrigo Giombini, responsabile del Servizio di riabilitazione e ricondizionamento dell'Istituto di Scienza dello Sport del CONI - è, in pratica, un pallone di PVC ripieno di aria con un diametro variabile dai 45 ai 75 cm, che sfrutta in modo dinamico l'assetto posturale più utilizzato nelle attività quotidiane: la posizione seduta. La palla, infatti, restituisce all'individuo la spinta derivante dal peso corporeo sotto forma di energia e questa viene utilizzata per muovere tutte le masse muscolari del corpo, quasi in assenza di gravità. Questo aspetto è molto utile perché le articolazioni possono essere "sciolte" senza i sovraccarichi derivanti dal peso e la loro mobilità può essere recuperata oppure ampliata senza rischi  di lesioni o microtraumi".

"L'elasticità che il fitball ridona a tutto il corpo  è un toccasana anche per coloro che, costretti a passare parecchie ore al giorno seduti davanti a una scrivania o in macchina, lamentano infiammazioni, tensioni e contratture dolorose della colonna vertebrale, quali ad esempio il "colpo della strega", l'infiammazione del nervo sciatico o, più semplicemente, il comune mal di schiena". 

La pratica 

"Inoltre, l'azione dinamica della palla, che ad ogni movimento "avvolge" tutte le parti del corpo a contatto con essa,  costringe i recettori propriocettivi dell'organismo ad attivarsi per determinare le contrazioni muscolari necessarie a compensare le improvvise variazioni della posizione del corpo nello spazio e a mantenerlo sempre in equilibrio.

I vantaggi

 "L'allenamento poi, con esercizi mirati e a maggiore velocità, migliora l'efficienza cardiovascolare e rimodella la figura "bruciando" i grassi, perché come tutte le attività aerobiche di bassa o media intensità e lunga durata, spinge l'organismo ad attingere alle riserve di grassi, anziché di zuccheri, per ricavare l'energia necessaria al movimento".

"Questo aspetto,  unito all'innalzamento del metabolismo generale e locale, dovuto al lavoro, consente di ridurre il tessuto in eccesso e contrastare la cellulite".

 

 

 

 
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TECNICHE DI ALLENAMENTO

Post n°7 pubblicato il 14 Agosto 2010 da marig49

LO SPINNING

Spinning: l'ultima arrivata nel mondo del fitness ma  

pronta a prendersi la palma di regina.

Attività ad alto impatto aerobico eseguita su delle bikes

con il supporto musicale che oltre a dare il ritmo alla pedalata,

aiuta nel coinvolgimento e crea l'atmosfera.

Quì da noi utlizziamo esclusivamente bike schwinn e star trac.

E' una attività aggregante ed estremamente coinvolgente.

Pur essendo un lavoro molto intenso ben si adatta ai vari livelli di

preparazione del singolo individuo che impara, grazie alle indicazioni

dell'istruttore, a gestire lo sforzo fisico a seconda delle sue possibilità.


Inoltre offre tutti i vantaggi di un lavoro

eseguito in assenza di impatto, ed in assenza

di competizione.

 

Attraverso lo SPINNING, grazie ad un buon programma di allenamento, si possono migliorare tutti i parametri utili a raggiungere una condizione fisica ottimale.

 

Elaborato dal ciclista americano Johnny G., lo spinning tende a coinvolgere l'esecutore in maniera totale, sia fisicamente che psicologicamente. Pertanto, insieme alla resistenza organica (efficienza cardiocircolatoria e respiratoria) vengono esaltate anche le capacità volitive ed emozionali. Subiscono un benefico trofismo e potenziamento anche i muscoli degli arti inferiori.

Il coinvolgimento organico e MUSCOLARE a vari gradi di intensità fa dello spinning un'attività fisica per tutte le età. 

Allenamento mirato alla resistenza organica

 

Un allenamento ben programmato in funzione dell'età e della condizione

fisica oltre a migliorare prioritariamente i parametri legati all'efficienza

 organica (cardiocircolatoria e respiratoria), apporta effetti positivi su altri

organi e apparati:

- Rallenta l'invecchiamento delle ossa e delle cartilagini che mantengono attivo il loro metabolismo. Anche la perdita di sostanza ossea e di sali di calcio nello scheletro (osteoporosi), può essere contenuta in quanto lo stimolo fisiologico, dovuto all'attività fisica, migliora il metabolismo osteo-articolare.

- Migliora la forza e il trofismo muscolare dei segmenti corporei impegnati, l'elasticità e la potenza dei legamenti articolari.

- Migliora la postura e la capacità di assumere atteggiamenti più corretti, per cui si attenuano o scompaiono dolori derivanti da posture errate.

- Migliora la destrezza motoria e l'efficienza del sistema nervoso in genere.

 cardiaco. Aumenta la riserva cardiaca e coronarica e la gettata cardiaca (volume di sangue in un minuto). I vasi sanguigni acquistano maggiore elasticità. Migliora l'irrorazione sanguigna periferica e viene facilitato il ritorno venoso. I valori pressori tendono a normalizzarsi. Il recupero dopo lo sforzo fisico in genere diventa più rapido.

- Aumenta la ventilazione polmonare, la dinamica costo-diaframmatica (meccanica del respiro) e l'elasticità dei polmoni. Migliorano anche gli scambi gassosi a livello alveolare.

- Migliora la termoregolazione corporea e il metabolismo energetico. Migliora anche il rapporto peso-statura. Tendono a normalizzarsi gli indici ematochimici.

- Aumenta la resistenza agli stress ambientali.

- Facilita la stabilità emotiva. La produzione di endorfine abbassa notevolmente le tensioni psichiche legate all'ansia e alla depressione. Migliora l'autostima e rende più disponibili verso l'ambiente sociale.

 PRIMA DI INIZIARE 

- Effettuare una accurata visita di idoneità fisica.

- Munirsi di abbigliamento e attrezzature adeguate.

- Evitare test di verifica della condizione fisica che comportano un elevato impegno organico (solitamente sono i test che prevedono la copertura di una certa distanza o una intensità di lavoro prestabilita, in un tempo determinato). 

 Programmare almeno 2-3 allenamenti settimanali. Scendendo sotto i 2 allenamenti non è possibile ottenere dei benefici in quanto non si attiva il processo di sommazione degli stimoli (allenamenti e la relativa supercompensazione - progressivo adattamento dell'organismo - ) che portano nel tempo ad un più alto grado di efficienza. 

Massima frequenza cardiaca

220 - età in anni

226 per le donne

  Esempio:

 - età 45 anni;

 - massima frequenza cardiaca: 220 - 45 = 175;

 - 60-70% di 175 = 102-122 (frequenza cardiaca consigliata).

 

 Una frequenza cardiaca intorno al 70-80% di quella massima comporta un impegno che si evidenzia con il "fiatone". Ancora oltre, tra l'80-90% è la frequenza cardiaca degli atleti agonisti. Per avere sempre a disposizione questi dati ci si può munire di un cardifrequenzimetro, strumento di indubbia utilità che va tenuto costantemente sotto controllo.

L'intensità di lavoro che non va comunque oltrepassata è quella che permette di dialogare con un partner senza affanno.

- Prima di iniziare ogni allenamento è necessario dedicare qualche minuto di riscaldamento generale, eseguendo semplici esercizi non impegnativi (flessioni, estensioni, slanci, circonduzioni dei vari segmenti del corpo).

- Non iniziare se si ha la sensazione di sete. Va ricordato che quando si ha sete il patrimonio idrico è già al disotto di circa il 2% dei livelli normali. Già al 3% di disidratazione si innescano dei meccanismi fisiologici contrari all'efficienza fisica (limitazione della sudorazione, innalzamento della temperatura corporea, aumento della frequenza cardiaca, riduzione della gittata cardiaca, ecc.).

Per quanto riguarda l'idratazione è sufficiente bere acqua normale, sia prima, durante e dopo l'allenamento. Le integrazioni saline dopo allenamento vanno prese in considerazione solo in presenza di vistose perdite idriche di almeno 2,5-3 litri di sudore.

- Fare in modo che tra l'inizio dell'attività e l'ultimo pasto siano trascorse almeno 2,5-3 ore. La digestione richiede un notevole afflusso sanguigno, afflusso che verrebbe sottratto dai muscoli agli organi digestivi.

 

INIZIAMO AD ALLENARCI 

Esistono essenzialmente TRE MODALITÀ DI ALLENAMENTO:

1) Allenamento per un tempo prestabilito (mediamente 45-60 minuti) con alternanza tra ritmo di riscaldamento e intensità tra il 60-70% circa della frequenza cardiaca massima.

Questa metodologia dovrebbe essere il passaggio obbligato per un principiante.

Prima settimana:

- alternare, per un totale di 60 minuti, 5 minuti di attività blanda con 30-60 secondi di attività con intensità costante tra il 60-70% della frequenza cardiaca massima, avendo cura che nei primi 8–10 minuti le pulsazioni salgano lentamente e progressivamente.

Nelle settimane che seguono:

- ogni settimana, in relazione alla condizione fisica che si ritiene di aver raggiunto, si possono aggiungere progressivamente 30-60 secondi all'impegno tra il 60-70% della frequenza cardiaca massima, fino a raggiungere i 5 minuti, mantenendo sempre l'alternanza con i 5 minuti di attività blanda.

Proseguendo nel tempo, ogni settimana si può diminuire di 30-60 secondi l'attività blanda e di altrettanti 30-60 secondi si può aumentare l'attività con impegno tra il 60-70% della frequenza cardiaca massima.

È necessario, comunque, mantenersi sempre nei limiti delle proprie capacità del momento.

Le indicazioni date non vanno applicate rigidamente. A volte una stessa metodologia può essere applicata anche per più settimane di seguito senza dover necessariamente ritoccare il tempo dedicato all'attività blanda o a quella più impegnativa.

Tenere presente che nel rapido passaggio da una attività fisica con intensità di quasi riposo ad una nettamente più elevata, si sottopone l'apparato cardiocircolatorio ad uno shock vero e proprio, shock che si ripete tante volte per quante volte si riprende o si interrompe l'attività stessa.

2) Allenamento per un tempo prestabilito con intensità costante tra il 60-70% circa della frequenza cardiaca massima.

Per un principiante costituisce la seconda fase del programma di allenamento. Può anche costituire la metodologia standard se si è interessati solo a  mantenere l'efficienza fisica raggiunta.

Se si desidera anche dimagrire è l'intensità ideale in quanto:

- a bassa velocità (60-70% della massima frequenza cardiaca) l'organismo tende a consumare una miscela di zuccheri e grassi, mentre a velocità superiori la fonte energetica è data quasi esclusivamente dagli zuccheri.

- non è l'intensità di esecuzione che porta ad un maggior consumo calorico quanto il lavoro totale. Va preferita un'attività poco impegnativa ma prolungata (almeno 45-60 minuti) ad una un'attività intensa e breve. Il meccanismo energetico che permette l'utilizzo prevalente dei grassi diventa efficiente dopo circa 30 minuti di lavoro. Già dopo 15-20 minuti si innalza il metabolismo corporeo e rimane elevato fino ad alcune ore dopo l'allenamento. Questo comporta un ulteriore consumo di calorie. Un'ora di spinning comporta un consumo calorico di 550-600 calorie.

Una donna può anche ottenere vantaggi nella prevenzione e attenuazione della cellulite. La bassa intensità di lavoro favorisce l'afflusso di sangue ai tessuti, quindi il metabolismo e l'eliminazione delle scorie residue delle reazioni chimiche cellulari.

3) Allenamento utilizzando varie metodologie che alternano intensità tra elevate fino al 90% e oltre della frequenza cardiaca massima.

Questa metodologia può essere attuata solo da atleti molto allenati che desiderano utilizzare al massimo le potenzialità offerte dallo spinning, per migliorare caratteristiche specifiche (forza esplisiva, resistente, potenza ecc) 

WALKING

Che camminare a grandi falcate sulla sabbia, a piedi nudi respirando l'aria marina e godendosi il sole sia un attività benefica per l'organismo è risaputo: oggi è anche uno sport codificato che si chiama  Walking, arriva dalla California e si è diffuso anche nelle nostre spiagge e palestre.

Il  WALKING è una ginnastica basata unicamente sulla marcia sostenuta, che scolpisce cosce e glutei e aiuta a bruciare calorie. La sua caratteristica principale è la falcata ampia, che coinvolge tutte le catene muscolari.

I Punti di Forza

Innovativo e divertente il  Walking si basa su 3 elementi:

1- la postura dell'intero tratto vertebrale, che deve restare morbido e rilassato, per supportare la falcata;

2- la falcata, più ampia e allungata rispetto al passo normale, che si compie durante la marcia;

3- il tipo di terreno su cui ci si allena, che deve essere elastico e leggermente irregolare (sabbia, prato) per ammortizzare l'impatto del corpo, non causare traumi e, al tempo stesso, impegnare muscoli e articolazioni, oppure sui tappeti meccanici in palestra.

 

    La Respirazione

Mentre si esegue qualunque tipo di attività fisica è molto importante respirare correttamente.

Le fasi di inspirazione ed espirazione non devono mai diventare affannose e troppo veloci. La respirazione deve sempre mantenersi regolare e completa.

Può aiutare porre l'attenzione, ogni volta, sulle singole fasi respiratorie: inspirare completamente contraendo l'addome, ed espirare buttando fuori completamente tutta l'aria dai polmoni, rilasciando l'addome.

In questo modo si tonificano gli addominali, l'apparato cardio - respiratorio e si ossigenano perfettamente tutte le cellule del corpo.   

La Tabella di Marcia

Come tutte le attività aerobiche, il Walking è efficace se l'allenamento viene protratto per almeno 20-25 minuti.

  • Si può cominciare quindi con 5-10 minuti di riscal­damento seguiti da 20 25 minuti di Power Walking, per almeno 2 volte a settimana.

  • Trascorse le prime 2 settimane a ogni allenamento si possono aggiungere 5 minuti, fino ad arrivare, dopo circa un mese e mezzo di attività fisica, a un'ora di Walking continuata.

  • Il dispendio calorico è di circa 300 calorie per un'ora di allenamento.

 Come per tutte le attività aerobiche, finalizzate al benessere ed alla forma fisica, valgono i concetti della frequenza cardiaca allenante.

Gli inverni sono più allegri con il walking. L'appuntamento in palestra e con il gruppo, diventa una necessità. La musica e l'allenatore preparato faranno il resto.

 
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LA SICILIA CHE SCOMPARE

Post n°6 pubblicato il 08 Agosto 2010 da marig49
Foto di marig49

UN LINGUAGGIO DIMENTICATO

Peppi che checcu eppi n'chiappi chi chiummi di chiacchi chi n'chiuinu i pacchi

GIUSEPPE CHE E' BALBUZIENTE HA AVUTO DIFFICOLTA' CON I PIOMBI DEI LACCI CHE CHIUDONO I PACCHI

Tanu li tunni di tannu li tinni tutti n'te lanni tunni

GAETANO I TONNI DI ALLORA LI TENNE TUTTI DENTRO LE LATTE ROTONDE

Cicciu chi scorci du scacciu arrasca li fraschi di frischi sciaschi

FRANCESCO CON LE BUCCE DELLA FRUTTA SECCA RASCHIA I FRESCHI

Cola scaliava la calia, Fina filidda Fina filava

NICOLA RIMESCOLAVA I CECI SECCHI, SERAFINA DEI FILI SERAFINA FILAVA

Masi si misi i cammisi sivusi sivusi di sidici misi

TOMMASO INDOSSO' LE CAMICIE UNTE DA SEDICI MESI

Queste frasi, difficili da pronunciare, ed ancor più difficili da capire, fanno ormai parte di una Sicilia che scompare.

Si parla solo Italiano e le nuove generazioni, hanno sempre più difficoltà a parlare la "nostra lingua", quasi a volersi liberare di un fardello che la Sicilia e i Siciliani, si portano dietro.

Le grandi migrazioni verso il "continente" (così era definita l'Italia del nord) portarono via negli anni 50/60/70 ecc. se non milioni, sicuramente centinaia di migliaia di Siciliani.

Milano rappresentava la nostra America.

La freccia del sud, il treno che partiva da Palermo alle 11 del mattino, tutti i giorni, portava con se tanta gente che non sarebbe più tornata, se non per le feste.

Oggi i figli di questi nostri parenti e amici, sono milanesi, torinesi, ecc. ecc. ecc.!

Era bello vederli tornare.

Erano diversi, spigliati, raccontavano della libertà dai pregiudizi, della facilità di rapporti, delle discoteche, ma quello che più colpiva era la loro lingua: non parlavano più il siciliano ma l'italiano, con la "soronità" della regione che li ospitava. "Capito? Nè?" In questo nuovo modo di esprimersi, c'era tutta la voglia di riscatto e di emancipazione dal bisogno e spesse volte, dalla povertà!

Ci sentivamo - culturalmente ed economicamente - subalterni agli "italiani nati in Italia".

Il dialetto siciliano ne rappresentava il carattere distintivo.

Allo stesso modo,  gli "italiani" si sentivano subalterni agli americani.

La terra dell'oro, L'Eldorado tanto ambito e agognato vedeva arrivare a NUOVA YORK (così la chiamavano i siculi americani, ) "la freccia del sud dei mari" . La nave portava con se tante speranze e tanto dolore. Le valigie erano cariche di tutto, anche della terra dove si era nati, contenuta in un vasetto. Si perchè, andare in America non consentiva di tornare ogni anno. Quelle partenze, rappresentavano l'addio per tanta gente.

Il distacco dai luoghi dell'infanzia, dai parenti, dagli amici, era qualcosa di lacerante.

Quasi a volersi scrollare di dosso qusta amarezza, appena arrivati, cambiavano il nome.  GAMBINO GIOVANNI diventava JOHNNY GAMBINO, RANDAZZO GIUSEPPE diventava JOE RANDAZZO, LA BELLA TOMMASO diventava TOMMY LA BELLA e così via. A QUESTO PUNTO MI PREME RICORDARE UN SICILIANO DI SALAPARUTA.

Nel 1876 Girolamo La Rocca e sua moglie Vittoria Di Nino arrivarono a New Orleans. Provenivano da Salaparuta.   Domenico Giacomo  detto "Nick" La Rocca  (al centro con la trombetta) era il secondo di quattro figli. il giovane Nick era attratto dalla musica e dall e bande musicali  Segretamente cominciò a studiare cornetta, contro i desideri del padre, che sperava per il figlio una professione più prestigiosa. Notoriamente il Jazz è nato a New Orleans. Si pensa erroneamente che nacque fra i deportati schiavi dell'Africa e probabilmente erano le loro "note" nostalgiche. In verità con Nick La rocca, il Jazz divenne un genere musicale che si sarebbe poi diffuso in tutto il mondo. Un siciliano, quindi, di Salaparuta può benissimo definirsi come il padre del jazz. Fondò (allora) la famosissima banda Original Dixieland Jazz Band . Per capire di chi parliamo, ascoltate uno dei suoi tanti famosissimi pezzi, suonato in originale  TIGER RAG Oggi le cose sono cambiate?

Le nuove generazioni, il livello scolastico elevato che era precluso a tanti giovani di allora, ha fatto nascere una nuova coscienza. La consapevolezza cioè, ....che tutto è come prima. Almeno, ne abbiamo la consapevolezza! Pur Amando questa nostra terra, i nostri giovani oggi, paradossalmente, vanno ad insegnare l'italiano nelle scuole del nord e non solo lì. Lavorano negli ospedali e in tutti i settori.

Rimane sempre la speranza di poter tornare...un giorno!

Ricordate tutte le campagne elettorali? Tutti i politici riscoprono il sud come opportunità di sviluppo e di lavoro. Parlano di turismo ma si capisce bene, che è solo propaganda elettorale. Si capisce che debbono parlare del Sud e della Sicilia, come il prete che deve dir messa. In verità non vedono l'ora di intascare i benefici che derivano da una elezione. CHI NASCE TONDO NON PUO' MORIRE QUADRATO (più avanti ne spiegherò le origini, ovviamente siciliane). Qualche anno addietro c'erano gli ideali e i fatti erano conseguenziali. Oggi gli ideali contano men che niente.  Rimangono i fatti.....quelli propri e dei propri amici. Pensate un pò, in Sicilia, come in Italia, ci sono politici che vivono da una vita di "politica"! Senza mai un giorno di lavoro! 

Non si contano più i libri sui loro benefici e privilegi, a partire dal presidente della repubblica, ex "migliorista" del PCI. Chiedete anche a lui che lavoro abbia mai fatto! Chiedete a questi signori se hanno figli emigrati; se li mandano a morire in Iraq ecc. La verità è, che come popolo Siciliano, non riusciamo ancora a decidere del nostro destino. In attesa che questo avvenga, rispolveriamo e rilanciamo la nostra sicilianità, la nostra lingua le nostre bellezze.

 

QUESTO BLOG E' UN PICCOLO OMAGGIO AI SICILIANI CHE SONO PARTITI E NON SONO PIU' TORNATI, AI LORO FIGLI NATI LONTANI DALLA NOSTRA TERRA, A CHI AMA LA SICILIA, ALLA SICILIA CHE AMO!

Andiamo alla frase CHI NASCE TONDO, NON PUO' MORIRE QUADRATO

Forse non tutti sanno che le origini sono siciliane.

Eccola:

C'ERA UN CONTADINO CHE AVEVA UN PRATO DI FRAGOLE E NEL MEZZO VI CRESCEVA UN ALBERO DI PERI.

PURTROPPO ERA IMPRODUTTIVO ED IN PIU', L'OMRA DELLE FOGLIE, IMPEDIVA ALLE FRAGOLE DI ARRIVARE A PIENA MATURAZIONE.

DECISE DI COLTIVARLO ANCORA PER UN ANNO NELLA SPERANZA CHE QUALCOSA CAMBIASSE. MA ALLA SUA STAGIONE NON CAMBIO' NULLA.

 COSI' LO TAGLIO' E STAVA PER BRUCIARLO NEL CAMINO.

UN MONACO DELLA CONTRADA, VEDENDOLO, GLI CHIESE SE POTEVA DONARGLIELO. COSI' FECE VOLENTIERI.

IL MONACO NE FECE UNA GRANDE E NUOVA CROCE CHE POSE SULL'ALTARE, IN SOSTITUZIONE DELLA PRECEDENTE, ORMAI LOGORA E PICCOLA.

UNA DOMENICA SUONO' LE CAMPANE A FESTA E TUTTI GLI ABITANTI DELLA CONTRADA ANDARONO IN CHIESA PER CAPIRE COSA FOSSE SUCCESSO.

ANDO' ANCHE IL PROPRIETARIO DELL'ALBERO CHE RIMASE IN FONDO ALLA CHIESA TANTO ERA PIENA. IL MONACO NELLA SUA PREDICA DICEVA:

"FRATELLI OGGI E' UN GIORNO LIETO PER LA NOSTRA COMUNITA', ABBIAMO UNA NUOVA CROCE PIU' GRANDE, PIU' BELLA. SICURAMENTE I NOSTRI RACCOLTI SARANNO PIU' ABBONDANTI CON IL SUO AIUTO MIRACOLOSO...."

IL CONTADINO CHE GUARDAVA LA CROCE, SI RESE CONTO CHE ERA STATA RICAVATA DAL SUO "PERO" ED ALLARMATO SI FECE LARGO VERSO L'ALTARE, PREGANDO IL MONACO DI FARGLI DIRE QUALCOSA NELL'INTERESSE DI TUTTI. IL MONACO GLI DIEDE IL PERMESSO E LUI, RIVOLTO ALLA CROCE, COSI' PARLO':

"Piru nascisti n'to n'ortu eccellenti,                               

ma pira a munnu tua u nn'a fattu mai,                           

ora ca ti misiru n'ta sta cruci prisenti,                           

cu n'ti canusci ti veni a adurari,

ma iu ti canusciu ca si piru fradiciu,

ora san petru scrissi nna so menti,

cu di natura nasci un pò canciari,

ne pira e nè miraculi po fari!

CHE TRADOTTO....... 

Pero nascesti in un eccellente orto

ma peri da che mondo è mondo, non ne hai mai fatto,

ora che ti presentano sotto forma di croce

chi non ti conosce ti viene ad adorare

ma io ti conosco che sei un pero fradicio

ora San Pietro scrisse chiaro nella sua mente

chi nasce con una certa natura non può cambiare

non hai fatto peri e vuoi fare miracoli!?


Quando avevo 10 anni circa, mio padre, forse per stimolare la mia memoria, mi promise 20 lire se avessi imparato questa filastrocca in siciliano. Figurarsi, per venti lire, allora avrei imparato anche la divina commedia. Ma bastò quella:

LUNA LUNA STANTA LUNA,

DI LU CELU SITI PATRUNA,

QUANNU JTI A COCCHI BBANNA,

SALUTATIMI A SANT'ANNA,

SANT'ANNA E TANTU BEDDA,

COMU NA SCOCCA DI ZAGAREDDA,

A ZAGAREDDA CCI CARIU,

SAN GIUSIPPUZZU CCI LA SPINCIU,

CCI LA SPINCIU CU VASTUNEDDU,

SAN GIUSIPPUZZU LU VICCHIAREDDU,

ATTRUVO' NA RUTTICEDDA,

A SCUPO' A NNITTO',

ACQUA E NIVI CCIA' CARUTU,

MME MME MME,

TUTTI LI CAPRI CA FANNU MME,

E LU LATTI DI LA CAPRA E NA MENNULA ATTURRATA,

PASSA SAN GIUVANNI,

STINNI LI PANNI,

PANNI E PANNIZZI,

GIOIA DI TRIZZI,

TRIZZI N'CANNULATI E MARIA PIETATI,

PIETATI SANTA LUCIA,

N'TONA CAMMARA CHI LIGGIA,

CHI LIGGIA LU BEDDU NNOMU,

DI QUANNO DIU SI FICI OMU,

LUCIA CHI CCIAI N'TA STI OCCHI,

CCIA METTIRI PAMPINI DI FINOCCHI,

SI CCE' SANGU SQUAGLIERA',

SUN CCI NNE A MMARI SI NNI VA'

Mai capito il significato. Invece, navigando su internet trovo questa bellissima e tristissima storia dimenticata, di una ragazza morta a Palermo per mano dell'inquisizione. Si vede che la ripeterò, in sua memoria, almeno una volta al giorno.

Se volete visitarlo, questo è il sito in cui si parla della tragica uccisione di questa ragazza sedicenne.

www.parolecon.com/ita/prosa/santaluna.htm

 

 
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PROFESSIONE PERSONAL TRAINER

Post n°5 pubblicato il 15 Luglio 2010 da marig49

 

Sempre più spesso si sente parlare della figura del Personal Trainer.Sino a pochi anni fa era esclusivo appannaggio di individui facoltosi, che potevano permettersi un istruttore alle loro dipendenze. I tempi cambiano e, oggigiorno, richiedere i servizi di un allenatore personale, sta divenendo sempre più una consuetudine.

Cresce la domanda e cresce l’offerta di personal trainer. Cercheremo, in questa sede, di comprendere “chi è il personal trainer”, come lavora, quanto costa. Ma anche come si diventa personal trainer, cosa ci si deve aspettare da tale figura professionale. Affronteremo questo lavoro dal lato del professionista e dal lato del cliente.

La voglia di tenersi in forma è, fortunatamente, un desiderio che accomuna sempre più soggetti.
Dall’esigenza di raggiungere una buona efficienza fisica, alla decisione di iniziare una pratica sportiva, il passo è breve, il percorso quasi obbligato.
I benefici dell’attività sportiva sono noti a tutti, se non nel dettaglio, perlomeno a grandi linee.
La pratica di un’attività sportiva non è un aspetto da sottovalutare e, ritenersi esperti, o quantomeno adeguatamente preparati, per affidarsi al fai da te può nascondere esiti assolutamente imprevisti e, spesso, controproducenti.

Se è vero, come è vero, che il movimento corporeo non ha bisogno di insegnamenti, essendo un esercizio che si apprende fin dal ventre materno, è altrettanto importante considerare che, la pratica sportiva, implica spesso l’esecuzione di gesti innaturali (es. allenamento alle macchine in palestra), o movimenti ciclici ripetuti un numero considerevole di volte (es. corsa), o gesti tecnici e balistici di grande precisione (es. nella ginnastica), in altri termini espressioni del movimento corporeo non esattamente abituali e innate, che implicano una conoscenza tecnica dei gesti.

La scelta di un  personal trainer è un elemento, quindi, estremamente importante, può fare la differenza fra il raggiungimento di ottimi risultati o l’andare incontro ad infortuni. Fra queste due estreme conseguenze c’è naturalmente tutta una gamma di sfumature intermedie, che passano anche per una “semplice” inutilità dell’allenamento.

Considerato il costo  ma, prima ancora, il fatto di porre nelle sue mani la propria salute, si rende fondamentale operare una scelta assolutamente attenta. Di norma, i risultati conseguiti con i suoi clienti, rappresentano il biglietto da visita di questa figura. Informarsi, quindi, prima di operare una scelta, diventa decisivo e determinante per il percorso che si intende intraprendere. (articolo del dott. Pierluigi De Pascalis, responsabile nonsolofitness www.nonsolofitness.it )

Stabilito "un accordo", si passa alla formulazione di un programma di lavoro "mirato", cadenzandolo all'interno di un ciclo  e stabilendone le tappe, volte al conseguimento  del risultato concordato, qualunque esso sia. Di norma, l'esigenza primaria è quella legata ad una "forma" (oggi si dice wellness) che lascia a desiderare. Magari tanti anni di inattività, hanno appesantito il corpo e reso sempre più difficili  prestazioni fisiche, se pur minime, come salire due rampe di scale o fare un piccola corsetta

 
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PARLIAMO DI SPINNING

Post n°2 pubblicato il 23 Maggio 2010 da marig49
Foto di marig49

DOMENICA 18 SI PEDALA A CARINI IN RIVA AL MARE

IL 25 LUGLIO IN PIAZZA A SANTA MARGHERITA DI BELICE

DOMENICA 4 LUGLIO TUTTI IN PIAZZA A SALAPARUTA PEDALARE E CANTARE. SARA' UNA GRANDE FESTA

'QUESTA E' LA LOCANDINA PER LA RIDE DEL 4.7.2010

CHE NE PENSATE?

.

Mi è capitato di leggere su una rivista locale (l'Araldo) un articolo sullo spinning che mi permetto brevemente di commentare.

Si fa una distinzione fra "spinning tradizionale" e spinning aerobico. In pratica, durante la seduta vengono eseguiti movimenti delle braccia, torsioni del tronco  o flessioni sul manubrio. Il tutto, mentre si pedala. L'articolo continua dicendo che, l'importanza di questo lavoro aerobico è che i battiti cardiaci rimangono costanti e non subiscono oscillazioni e variazioni di ritmo.

Dette così le cose, parrebbero chiare a chi legge, in verità qualche perplessità la suscitano e vediamo perchè, parlando del concetto di lavoro di aerobico. Parola magica che è entrata nel lessico corrente dello sportivo ma crea ancora qualche imbarazzo per quanto riguarda la chiarezza.

Affermare quanto detto significa dire che lo spinning tradizionale, non sia una attività aerobica. In verità lo spinning è semplicemente spinning. Lo può praticare il principiante, come l'atleta agonista che vuole migliorare alcune caratteristiche. In questi due casi, bisogna rispondere in maniera diversa alle due esigenze.

Per quanto riguarda il lavoro aerobico non c'è niente di nuovo sotto il sole. Vale sempre la formula di seguito indicata: (la più semplice)

Come allenamento ideale per ridurre la massa grassa  è universalmente risaputo che occorre praticare  un’attività a bassa intensità (corsa, camminare, nuoto, bicicletta, canottaggio ecc) al 65-80% della massima frequenza cardiaca teorica (220-età in anni, Formula di Cooper) per un lungo periodo (superiore a 45′ circa).

Al fine di monitorare semplicemente la frequenza cardiaca è utile l'uso di un cardiofrequenzimetro, che dia la possibilità di inserire delle cosidette “target zone”.  Ovvero delle zone di lavoro all’interno delle quali bisogna rimanere per ottenere l’obiettivo desiderato (nel nostro caso il dimagrimento).

Esempificando maggiormente, se il soggetto che utilizza il cardiofrequenzimetro ha 30 anni, utilizzando la formula di Cooper sopra descritta (220-30=190X65%=123,5 e sostituendo 65% con 80% si otterra 153. Avremo così la zona di lavoro minima e massima.

Una volta impostata la “target zone”, il Cardiofrequenzimetro indicherà, con segnalazioni acustiche e visive, il superamento in eccesso o in difetto di tale zona.

L’andatura, quindi, sarà condizionata dalle pulsazioni misurate in quel momento; significa che si deve rallentare l’andatura ogni volta che supera il valore prefissato e accelerare ogni volta che le pulsazioni scendono sotto il valore minimo.

Discorso diverso per le donne il quale parametro di partenza non è 220 bensì 226.

Chiaro quindi che la frequenza cardiaca costante, cambia con il cambiare dell'età. Un pò come dire, a ciascuno la sua frequenza!

A quale frequenza costante dunque, fa riferimento l'articolisa dell'araldo, visto che la frequenza varia al variare dell'età? E ancora: E' risaputo che pochissima clientela usa il cardiofrequenzimetro. In questo caso, gli istruttori preparati, devono saperla rilevare manualmente e immagino che questa sia la norma a tutela e sicurezza di chi sale su una spin bike.  

Ho ritenuto doveroso fare queste precisazioni, sapendo che un articolo di giornale non può certo addentrarsi in argomenti tecnici. Le domande postemi da alcuni clienti partivano dall'articolo chiedendomi chiarimenti, che spero di aver dato con questo mio modesto contributo.

 
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