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 Fronde del giorno, vestono la mia notte...

Scevra la mia vitale pacatezza ma schiava della frenetica evoluzione, vago libera negli azzurri del mio intimo cielo.

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Cellule ardenti, de_mordono nelle lenzuola di b@ci nel fiato prestato dalla nivea follia.

Batte, puls@ndo quel desiderio che  mi (s)veste di Te.

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Annoto nell' Io, sul giogo delle dita quali oracoli che l@crimano  carezze, fili

in_finiti di temporanei responsi.

Pulsi dentro ora, e da ieri a volte freni...quale valore aggiunto del mio dom@ni. 

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A mani nude ho imp@rato a colonizz@re prospettive nel senso profondo del divenire.

...popolano cosi' in me idee, quesiti e responsi di lucida follia, che delegano la mia Anima verso paesaggi risolutivi.

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Rifletto, riflessi di me, mai stinti...di_stinti dall' ombra mai omolog@ta al tempo.

Nessuna colpa, quando l' eco delle scelte, abbraccia il mio presente.

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 In labirinti inerpicati oltre l' inspieg@bile, lascio che i colori ,mutevoli nello sguardo, nella genesi del Tempo, si scindano in molecole di sogni superstiti.

E i pensieri sono variopinte mete.

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Anemica la luna, d'@rgento veste il derma di niente.

Funambola notte posa  il silenzio nell' orma sognante.

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...i miei sogni non sono nel c@ssetto..

App@rentemente sogghignano nel palmo della mano, m@ restano

spaventosamente dignitosi nella mente.

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...e non c'è niente che colm@, nel vuoto riempito d' attesa, la linea del tempo che ri_curvo silenzia il pensiero.

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.....gu@rdami, ascoltando il c@lore che alimenta i brividi.

Potrei rest@re  a navigare, nei tuoi occhi di brace, mentre questo silenzio (s)vela quel mare che dentro impetuoso freme.

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... e t' accorgi di esser silenzio...

..quando le parole parlano da sole. Le labbra serr@te narrano la muta melodia dell' Anima.

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Curvilinea retta,nelle bozze dei desideri s' estende dav@nti ad infrangibili sogni. Si inarc@ la Voglia, dalla schiena (s)vestita, nuda in un letto di parole.

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Porzione di me, tr@  dedali di cielo, non sbi@discono  alla luce d' ogni notte bui@. Ossimori zingari alla fermezza del mio pensiero, s'accentuano.

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Vestit@ di luce, mi spoglio della notte, nell' albeggiare  dell@  femminea met@moforsi .

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Tocco quel silenzio, evoluto nel fecond@nte tempo.

 Veglio ora sospesa, nel savio dilatarsi della mi@ nomade mente.

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Un@ montagna da scalare, la pelle adduce a guard@re in alto. Piccola mapp@ che ricopre lo spazio, che dentro naviga...oltre.

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Cadenz@ perplessa, dell' avid@ mente, ricrea pertugi_pensieri che dondol@no piano nella penombr@ del momento.

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Vertigini in tr@mpolieri attimi, percorrono       l' oscur@ luce dei desideri sopiti...mai domi.

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..nud@ luce  innonda la pelle disset@ndone la voglia.

Mi sazio, con granelli di niente...

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In punta di piedi m' inc@mmino li' dove il buio avr@'  sempre la sua luce...

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