colore e poesia..Vibrazioni cromariche tra colore misica e poesia |
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Post n°14 pubblicato il 07 Marzo 2010 da serrago.geraldo
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Post n°13 pubblicato il 07 Marzo 2010 da serrago.geraldo
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Post n°12 pubblicato il 07 Marzo 2010 da serrago.geraldo
Geraldo Serrago nasce a San Marco Argentano (Cosenza ) nel 1956..Fin da piccolo si dedica alla pittura ed al disegno da autodidatta sperimantando in solitudina,forma e colori .Con gli anni e attraverso varia tecniche-passando dalla figura (ritrattistica) al paesaggio realista-matura fino ad esternare una pittua iperrealista .Ma la sua ricerca non si ferma,anzi, attraverso lunghe macerazioni tese alla scoperta del mondo e dei suoi contenuti e delle sue tematiche nella continua ricerca del "suo"essere. Andando via dal suo paese nativo ancora in tenera età,ha svolto attività artistica, in molte città italiane ed anche all'estero. Spagna ed Inghilterra..in Italia a Torino, Palermo Roma Milano e dal 1990 si è stabilito a Milano dove prosegue lo sviluppo di quella che è divantata l'attuale costante tematica di fondo: psicologia appicata e psicanalisi. Quindi:pittura,scrittura performance, dialogo dell'io sono tuttu'no tra se stesso inconscio e infinito dove l'uomo cerca di dare dei significati concnsci per motivare il suo equilibrio. |
Post n°9 pubblicato il 07 Marzo 2010 da serrago.geraldo
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Post n°8 pubblicato il 07 Marzo 2010 da serrago.geraldo
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Post n°7 pubblicato il 07 Marzo 2010 da serrago.geraldo
..Nel genere surrealista del mio amico Geraldo,la prima cosa che mi ha impressinato,soprattutto come riesce ad esprimare attraverso pochi elementi,,essenziali.problematiche di vita profonde. (Eduardo Bennato) ..Luminosità,colore e forma,danno una dimensione sublime dell'Arte com messaggi imme- diati che trasmettono agli animi,vibrazioni ed angoscie--(Angela,Franco ed Angelo (Ricchi e poveri) |
Post n°6 pubblicato il 07 Marzo 2010 da serrago.geraldo
La pittura di Geraldo Serrago scruta oltre la quotidianità delle cose, la sua appassionata,miticilosa indagine squarcia e accarezza le superfici e gli spazi del visibile,per inoltrarsi in luci suggestive e forme inesplorate, trasparenze,prospettive,frammenti e riflessi si susseguono, retituendo all'posservatore un mondo incantato e misterioso Roby,Dody,Redy,Stefano (POOH) |
Post n°1 pubblicato il 04 Marzo 2010 da serrago.geraldo
La scacchiera collega automaticamente al gioco degi scacchi ed ai suoi giocatori dove vincerà sarà l'inelliggenza o la fortuna? Importante per il giocatore e conoscere tutte le possibilta,le varie combinazioni del gioco e"scegliere"fra queste sapendo quale seri di conseguenze ineluttabili ogni mossa trascina con sè Governare il mondo interiore o esterno,tra i due non c'è differenza, e arte sovrana consiste nel conoscere le regole del gioco e le sue leggi,nello scegiere e nel sapersi adeguare. La liberà e conoscenza sono inscindibili,in quanto la liberà di azione è connessa con capacità di prevedere le combinazioni possibili; impulso cieco,per il libero e apontaneo che posdsa apparire in un primo momento, si rivala come una liberà G.S. Le opere di Geraldo serrago, prodotte in quinquennio propongono il gioco dei simbolo al limite del matafisico...Tele virtuosamente realizzate e generosamente offerte come omaggio alla natura:i sassi nudi senza orizzonde e le foglie dallesottili venatura percorse dal brivido di una trasparente goccia d'aqua;oppure incantodi un fondo marino evocano attraverso un segno di estrema pulizia pittorica,scenari di notevole bellezza formale e seramente anche ambigua sono segni. Geraldo Serrago, con un segno grafico smalizziato racconta le metafore della vita e dell'arte,esplora le zone dell'inocscio, e ci restituisce un immagine da interpretare volta per volta. Una carta da poker rossa, un pavimento a scacchi, una testa bianca di statua plastica spezzata esprimono inquetudine, ma costituiscono anche l'espressione di una acuta sensibilità al limite estremo di un delicato tra arte,vita e psicoanalisi (Quadriglio Giornlista televisivo) |
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guardando i tuoi quadri caro Geraldo,la prima cosa che mi passa per la mente è che traspare attraverso i tuoi capolavori la capocità di esternare una musica, quella che definisco la musica dell 'immagine...con amicizia (Angelo Branduardi)
Inviato da: federica.gaia1964
il 06/03/2010 alle 22:30
Inviato da: margareth8
il 06/03/2010 alle 17:48
Inviato da: ladypassiondgl
il 06/03/2010 alle 16:22