GERO, REC BOARD V13

PIOVE SULLE COSCIENZE


01/10/2009, ore 20.00 MESSINA. Il cielo si apre e squarcia le nubi, i fulmini illuminano la notte e mentre le gocce di pioggia sembrano proiettili sparati dal cielo per non quale punizione a noi umanità dispersa, le montagne sembrano ribellarsi a questa dura punizione. Una Montagna che si smaterializza sotto quel disastro atmosferico, cade giù senza tenere conto della natura, senza considerare la bellezza delle prime foglie che con l'autunno alle porte fanno da cornice ad uno splendido paesaggio: poi giù, giù verso l'inferno: non ci sono più case, non ci sono più uomini, non ci sono più sacrifici di una vita: tutto sommerso dal fango, tutto sommerso dallo sfogo della natura. E' incredibile alcuni paesi cancellati per sempre e scaraventati nei fondali dello ionio che osserva la scena immobile, chiudendosi in un "mare" di dolore.07/10/2009, ore 11.00 MESSINA. Una settimana dopo. Si contano 25 vittime più 10 dispersi tra cui bambini....è una sciagura. Come se non bastasse lo Stato non c'è e forse se si tratta della Sicilia non ci sarà mai. Nessun segnale di aiuto, nessun segnale di vicinanza alle famiglie delle vittime. Per ricostruire i palazzi dell'Aquila ci sono voluti ben 5 mesi, poco senza considerare la marea di volontari della protezione civile e gli aiuti economici di noi siciliani. Adesso vogliamo vedere quanto tempo ci vorrà per ricostruire una vita distrutta quì, giù in Sicilia: anni, decenni??? Quanto dovremmo ancora aspettare per essere considerati parte dell'Italia?? Quando dovrà finire questa vergogna?? Ha piovuto sulla Sicilia ed ora piove sulle coscienze di tutti e se queste sono le premesse forse sarebbe meglio riflettere se "vogliamo" essere noi considerati italiani. "C'è polemica sui funerali di sabato prossimo per le vittime dell'alluvione che ha colpito il Messinese. Proprio il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, durante un'intervista a R101 si è chiesto perché "non sia stato proclamato il lutto nazionale per i funerali delle vittime dell’alluvione. Noi siciliani, noi di Messina, siamo forse figli di un Dio minore?", ha affermato. Esplicito il riferimento ad altre tragedie, dall'Abruzzo a Viareggio.Più di un esponente politico parla di razzismo, ricordando anche la gaffe del mondo del calcio, che ha fatto celebrare un minuto di silenzio solo alle squadre delle città siciliane. Quasi che i lutti siciliani siano "cosa lontana", o, peggio ancora, "di serie B". Nessun lutto nazionale, il Paese non si ferma a riflettere su questa tragedia, come è giustamente avvenuto in altre occasioni.Qualcuno parla di abusi edilizi, ma in questa tragedia - ha aggiunto il sindaco - l'abusivismo edilizio non c’entra nulla. C’è un tentativo maldestro di voler a tutti i costi incolpare qualcuno. Se ci sono delle responsabilità verranno accertate dalla magistratura, ma andare a dire che è colpa dell’abusivismo edilizio equivale a dire: è colpa vostra, vedetevela voi".