A R T E

Pier Paolo Pasolini..


La Triennale di Milano presenta una mostra incentrata sulla quotidianità di Pier Paolo Pasolini in quelli che sarebbero stati i suoi ultimi giorni di vita, fissata dall’obiettivo dell’allora venticinquenne fotografo Dino Pedriali, scelto personalmente da Pasolini come autore di un reportage sulla sua figura per illustrare Petrolio, il romanzo allora in fieri, nel quale era desiderio del Poeta entrare con tutto il suo corpo, oltre che con le parole. Le intense immagini di Pedriali, rigorosamente in bianco e nero, ritraggono il Poeta che scrive con la sua Olivetti 22, che guida la famosa Alfa, che si lascia scomporre i capelli dal vento sul ponte di Sabaudia, che disegna nella casa di Chia, che legge. Primi piani, mezzibusti, campi lunghi si alternano in un gioco tra fotografo e soggetto, un continuo scambio tra foto spontanee e inquadrature studiate. Come i nudi, immagini in cui il Poeta e il fotografo concordano una sequenza: il nudo è inizialmente ripreso dall’esterno della casa e Pasolini deve essere naturale fingendo di non accorgersi della presenza dell’obiettivo, per lasciare poi spazio alla sorpresa; il poeta “scopre” il fotografo, lo cerca con lo sguardo all’esterno, oltre il vetro.