A R T E

Edgar Degas


A Torino i cavalli, le donne nude e le giovani ballerine...
Il mento aguzzo, lo sguardo indagatore, le mani serrate a pugno sul tavolo, a 21 anni Edgar Degas aveva l'aria del tipo temperamentoso. Figlio del banchiere di sangue blu Auguste de Gas (cognome che per rendersi più simpatico ai colleghi borghesi poi sintetizzerà in Degas), imparentato coi baroni Bellelli di Napoli, trascorreva il tempo viaggiando e facendosi una cultura su misura. Frequentava i musei, studiava i maestri, disegnava di continuo, copiava, tantissimo.
 "Era proprio fortunato questo Rembrandt! Dipingeva Suzanne al bagno mentre io raffiguro donne nella tinozza", annotava nel suo taccuino rimirando "Venere e Cupido" del maestro olandese..............Nelle stanze liberty della Palazzina promotrice delle Belle Arti, si ritrovano gli ambienti parigini di fine Ottocento, i caffè chantant e gli artisti
 (nella foto, "Donne fuori da un caffè la sera", 1877), i paesaggi italiani, i cavalli e le corse, i nudi di donna e le celeberrime ballerine.
 Immerse nella luci soffuse e impalpabili grazie a un artificio luminoso ottenuto mescolando Led e alogena, le opere sembrano uscire dal buio e vibrare di vita propria ..........“Edgar Degas. Capolavori dal Musée d'Orsay", Torino, Palazzina promotrice delle Belle Arti......dal 18 ottobre al 27 gennaio 2013