A R T E

25 Aprile ...non un mero anniversario in calendario.


Oggi si festeggia il 25 Aprile: ...la fine della guerra in Italia che piegò il nostro Paese, l'Europa e il Mondo. La fine delle deportazioni verso lo sterminio programmato di italiani di religione ebraica, di italiani omosessuali di rom e di sinti. La fine della deportazione di tutti i maschi in età di lavoro a morire di fame in altri campi di prigionia della Germania, per lavorare e dare il contributo bellico in totale schiavitù. La fine della totale privazione della libertà di pensiero, in uno stato che vietava l'associazionismo perfino allo scoutismo perché considerato "sovversivo".Non tutto fini con il 25 aprile del '45, non finirono le faide, anche all'interno di alcune fasce di vincitori; non fini la sofferenza in alcune parti della popolazione come fu per gli italiani dell'Istria, deportati e trucidati dai Titini, di color opposto ai Nazisti, ma di uguale ferocia e crudeltà. Ma la più grande e mostruosa guerra che l'occidente, l'Europa e l'Italia conobbe e di cui ne fu colpevole artefice nel crearla, terminò.Il 25 Aprile è sopratutto questo, il ricordo della fine di un mostruoso incubo, dell'odore unico della morte e della distruzione, uguale dalla punta più a sud della Sicilia fino al Brennero.Il 25 Aprile è il confine differente dal 24, dove sperare la pace era un sogno, è il 26 dove sognare e costruire la Pace divenne un dovere collettivo morale oltre che pratico, dettatoci dalla morte, per lunghi anni di guerra, da milioni di persone cadute per i suoi effetti. Il dovere delle nostre generazioni, figli e nipoti di chi soffri direttamente gli effetti di ciò è costruire ogni giorno, le condizioni, perché un tale barbarico momento non abbia mai più a ripetersi: questa è la Pace, questa è la Libertà.