A R T E

"Sei lesbica", e la scuola cattolica la licenzia.


La scuola che insegna la discriminazione,una scuola non puo' insegnare la discriminazione. Nè puo' entrare nelle camere da letto e nella privacy dei suoi  docenti e dettare le regole.......
Sei lesbica? Allora scordati il rinnovo del contratto. Quando è stata convocata dalla direttrice dell’Istituto del Sacro Cuore, scuola privata cattolica paritaria di Trento in cui insegna da cinque anni, la docente non si aspettava certo un terzo grado sul proprio orientamento sessuale. Invece la direttrice, la madre superiora Eugenia Libratore, dopo averla lodata per la sua «capacità nell’insegnamento », le ha rivolto domande precise circa le “voci” che circolavano sul suo conto, offrendole due alternative per continuare a lavorare nella scuola: smentire le chiacchiere oppure accettare di “curarsi” dall'’omosessualità
’Non rinnovare il contratto a una persona in ragione del suo eventuale orientamento sessuale significa discriminarlo. E che discriminare per motivi di condizione personale e sociale è anche contrario all’art. 3 della nostra Costituzione. Ma la coerenza, si sa, non è di questo mondo. Soprattutto quando si parla di sessualità e di orientamento sessuale. E c’è ancora chi è convinto che si tratti di un problema da risolvere o, peggio ancora, di una malattia da curare.Come si può anche solo immaginare che una persona si giustifichi per quello che è, o è sospettato essere? Come si può anche solo chiedere ad una insegnante, di cui si apprezza tra l’altro il lavoro svolto, di rinnegarsi o spiegarsi o intraprendere un percorso di riabilitazione....