A R T E

Da Non Perdere...


La stagione fredda è ormai ufficialmente iniziata ma noi comunque possiamo andare a riscaldarci un po’ al sole primaverile dei pascoli in alta montagna. Basta lasciarsi portare da Segantini. Qui vediamo Pascoli di primavera, del 1896......
Piove, bisogna tornare a casa, ma in braccio alla pastorella c’è una grande sorpresa: è un agnellino appena nato dalla pecora che non se ne vuole distanziare. Come in una foto di altri tempi, in questo Uno di più del 1886-1888, Segantini ci racconta con pochi tratti e in uno sfondo quasi assente, tutta la magia della vita, che si impone sulla quotidianità, facendone comunque parte integrante.....(Uno sguardo su un mondo antico, una civiltà passata ma nostra, in cui il nostro mondo... era delimitato dall'orizzonte e le ansie e i dolori erano quelli che vi penetravano o scaturivano da esso. Un mondo più duro, forse, ma anche più semplice e attento alle cose vere.)...come :
La raccolta delle patate del 1885-1886 ci porta ancora tra i campi dove la fatica dell’uomo è vera protagonista. I toni scuri del cielo che minaccia pioggia non sono affatto rassicuranti, eppure le donne non si fermano, curve sulle loro zappe, intente nel loro lavoro.......
"Voglio che il quadro sia il pensiero fuso nel colore" era solito dire Giovanni Segantini. Per sapere cosa intendeva, vieni a scoprire l’imperdibile mostra di un grande italiano a Palazzo Reale, a Milano.