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EXPO, le Scolaresche e l'arte militare del saper giungere sull'obiettivo come un sol'uomo "


(Considerazioni semi serie di metà maggio)In questi 17 giorni #EXPO, per questioni di lavoro, sono rimasto affascinato da una macchina logistica e operativa da "guerra" che mi ha lasciato a bocca aperta. No, non sto parlando dell'organizzazione di EXPO SpA, nemmeno dell'apparato di soccorso e sicurezza messo in campo. No, nulla di ciò. Sono affascinato dal sincronismo del sistema delle italiche gite scolastiche. Una vera macchina da guerra.  Masse di scolaresche che partano "dalle alpi alle piramidi dal manzanarre al Reno" in orari diversi e per strade differenti, che riescono a convergere con una manovra a tenaglia (che i più fino strateghi militari mai riuscirebbero a realizzare), in quel del parcheggio di Porta Merlata e come un "sol'uomo" sbarcare dai loro più di 300 pullmans al grido unico di #expo o morte" e in meno di mezz'ora saturando un piazzale vuoto come lo erano le spiagge della Normandia prima del "D-Day" e issare la loro bandiera come fecero i Marines a Iwo Jima, lasciandola poi sventolare sulla passerella della Merlata, come fece il soldato dell'Armata Rossa su Berlino.