A R T E

«Minigonne no, bermuda sì»


Il codice estetico secondo i presidiScuola, l’abbigliamento degli studenti. «Niente moralismi ma il decoro è un valore...
lt;img src="http://images2.corriereobjects.it/methode_image/2015 L’Italia è uno dei pochi Paesi a non avere delle disposizioni nazionali sul dress code, su come bisogna vestirsi a scuola: perfino la laica e libertaria Francia ce l’ha. Da noi prevale la convinzione che non si possano regolare questo tipo di cose senza scadere nel perbenismo repressivo. C’è, è vero, una pattuglia abbastanza motivata di dirigenti, distribuiti a macchia di leopardo su tutto il territorio, che ogni anno a maggio, quando iniziano i primi caldi, emana delle circolari più o meno dettagliate, in cui gli studenti vengono invitati a vestirsi in modo consono. A volte sono spiritose, altre invece involontariamente comiche o peggio bacchettone. (fonte : corriere..it)Io penso che i ragazzi debbano imparare a vestirsi adeguato all'ambiente in cui si trovano ad operare e questo non vale solo per la scuola!Fino a quando viviamo in una società come la nostra, presentarsi a scuola o in azienda in tenuta mare, ha sapore di menefreghismo un po' spavaldo e arrogante, un po' di sfida e questi sono atteggiamenti che non giovano all'apprendimento né al rendimento . Queste osservazioni valgono genericamente per molti studenti poi si sa ci sono le eccezioni ma per forza di cose quando si fanno regole non si pensa alle eccezioni .