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Oriana Fallaci disse: “Parigi è persa”


Come Cassandra la Fallaci aveva previsto tutto: l'integrazione sarà il Cavallo di Troia che l'Islam userà per distruggerci...
(Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)Il giorno dopo il pensiero torna sempre a lei. Era successo dopo l’irruzione nella sede di Charlie Habdo, dopo gli attacchi di Bruxelles e Copenahen e dopo ieri sera. “Parigi è persa: qui l’odio per gli infedeli, è sovrano e gli imam vogliono sovvertire le leggi laiche in favore della sharia“. Lo scrisse Oriana Fallaci tra le prime voci in Occidente a ridare contro l’impossibilità dell’integrazione: “Illudersi che esista un Islam buono e un Islam cattivo – disse – ossia non capire che esiste un Islam e basta che tutto l’Islam è uno stagno e che di questo passo finiamo con l’affogar dentro lo stagno, è contro Ragione. Non difendere il proprio territorio, la propria casa, i propri figli, la propria dignità, la propria essenza, è contro Ragione. Accettare passivamente le sciocche o ciniche menzogne che ci vengono somministrate come l’arsenico nella minestra è contro Ragione. Assuefarsi, rassegnarsi, arrendersi per viltà o per pigrizia è contro Ragione. Morire di sete e di solitudine in un deserto sul quale il Sole di Allah brilla al posto del Sol dell’Avvenir è contro Ragione. E contro Ragione anche sperare che l’incendio si spenga da sé grazie a un temporale o a un miracolo della Madonna”. Parole che feriscono forse ancora più dei morti di Parigi perché quei morti li avevano preannunciati. Fallaci è la perfetta Cassandra: vedeva nell’integrazione un Cavallo di Troia a da cui si sarebbero calati i nemici. E così e davvero sembrato, stanotte, quando le immagini delle persone che si calavano dalle finestre hanno destato l’attenzione di un giornalista di “Le Monde” che non doveva prende un aereo per filmare una tragedia, ma l’ha vista dalla finestra della cucina che dava in una stretta ne retro del Bataclan, il teatro dove era accaduto di tutto. Non a Gerusalemme, a Damasco o a Tunisi: ma Parigi. La gente moriva all’interno e lui, il giornalista di “Le Monde” che chiedeva “cosa è successo?” come se davvero vivesse su un altro mondo o non si accorgesse che quel mondo, fino a pochi mesi fa, documentato con linee di demarcazioni invalicabili, non esiste più: orami tutto può accadere. E’ il mondo che aveva visto chiaramente, anni fa, Oriana con il suo sguardo concentrato all’inverosimile nel scorgere il pericolo, fino a sembrare una visionaria. La visione è reale e il sogno è quell’incubo di cui ci parlava. Un incubo che è diventato realtà come lei, la pazza, ci ammoniva.............Sì,lo diceva più di 10 anni fa. È stata derisa ,umiliata ,dichiarata pazza, schernita e parodiata in tv da Sabina Guzzanti che con l'eletto in testa gridava :"ho il cancro".... .adesso la riscoprono tutti. Che pena!