A R T E

L'arte non sta interpretando il momento storico.


Lo dice Maurizio Cattelan
L’ex-artista si mostra deluso dalla situazione artistica contemporanea mondiale. Come suo solito poi cerca di ridimensionare il mito dell’artista romantico che lavora solo grazie e con l’ansia, spinto dal tormento: ”Il tormento – dice – oggi è nella società, riguarda tutti. Nel XXI secolo, associare il tormento agli artisti è qualcosa di ridicolo – e continua – quella degli artisti è la categoria che sta meglio. Non c’è più qualcuno che rappresenta l’ansia di domani. Come era accaduto per Van Gogh, per Baudelaire. Prima gli artisti anticipavano un sentire comune. Oggi l’agenda non è nelle loro mani. Nessun artista sta dicendo o facendo qualcosa di più forte di quello che sta accadendo nel mondo”. E non risparmia neanche chi non ha preoccupazioni economiche: ”Oggi chi vive nel benessere rischia di risultare volgare con quello che usa per rappresentarsi”. Che sia uno dei suoi soliti scherzi o rappresenta veramente il suo pensiero?