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Roma : Caravaggio e il Maestro di Hartford ...


Galleria Borghese, Roma – fino al 19 febbraio 2017.
Solo con Caravaggio si avrà un salto concettuale, nonché la definizione di un nuovo genere pittorico; giunto a Roma, si cimenterà in composizioni con frutta, come l’Autoritratto come Bacco (Bacco malato) e il Ragazzo con canestra di frutta: il volto ceruleo di Bacco, gli occhi languidi di fanciulli antichi che lambiscono copiosi cesti di frutta trionfo dell’abbondanza stagionale della terra, ove le foglie di vite appassiscono dopo il maggior vigore abbandonandosi al naturale decadimento. Raffigurazioni della volontà d’arte dell’artista, laddove il soggetto non ha più importanza,
ma è il frutto stesso il protagonista e l’arte si sposta in un mondo parallelo in cui abbandona la riproduzione fotografica della realtà. Opera chiave della mostra e del percorso caravaggesco, la Canestra di frutta, tela densa di rimandi alla pittura parietale della Roma antica, antesignana di un nuovo genere di natura morta. Una fedeltà assoluta al dato naturale riscontrabile nel lieve velo di polvere che ricopre l’uva, nella bacatura della mela e nella pera coperta di macchie ove la frutta è già intaccata nella sua bellezza, rappresentazione tangibile della caducità naturale. Una fittizia sottile linea di base crea una lieve ombra al di sotto della cesta; il colore di fondo, aggiunto in un secondo momento, mette in risalto il trionfo della natura; una goccia di pittura cade erroneamente su una foglia dando l’illusione di un foro. Un’attenzione al soggetto riscontrabile anche nello studio del bilanciamento dei prodotti inseriti all’interno della canasta.