A R T E

I pm indagano per “abuso di metodi di correzione”


“Gli asini contro il muro spiego solo per i bravi”
La verità l’hanno raccontata i bambini. In coro e senza un attimo di esitazione. La domanda, d’altronde, era chiara: «È vero che la vostra classe è divisa in bravi e asini? È vero che gli asini non possono intervenire durante la lezione e quando fiatano sono costretti a rivolgere lo sguardo al muro per punizione?». La risposta è stata spontanea e convincente: «Sì, è tutto vero, succede sempre, all’ora di italiano». La voce dell’innocenza anche stavolta è stata d’aiuto per gli investigatori. E partendo da quell’interrogatorio improvvisato, fatto da una mamma infuriata di fronte a molti testimoni, i carabinieri hanno ricostruito ciò che da tempo avveniva all’interno di quella prima media. Gli alunni erano divisi in due categorie: i «bravi e simpatici» da una parte, gli «scarsi e antipatici» dall’altra. Anche a una certa distanza. Gli asini, così li definiva la prof, erano quotidianamente maltrattati, spesso insultati, e persino esclusi dalla lezione. E per chi si azzardava a fare una sola domanda o a chiedere chiarimenti, interrompendo la spiegazione riservata ai bravi, era prevista persino una punizione: banco girato e sguardo rivolto verso il muro, fino al suono della campanella.^____^Questo insegnante ha intrapreso azioni che ignorano umanità, pedagogia, psicologia.. .... È facile insegnare a chi non fa fatica ad apprendere od è portato per una determinata materia. Il bravo insegnate e colui che riesce a portare avanti l'intera classe.