A R T E

Da ricordare : CLAUDE MONET


"STORIE DELL'IMPRESSIONISMO" A TREVISO CHIUDE LUNEDI' 1 MAGGIO.
Le scogliere di Pourville, meravigliose e intagliate da profonde vallette, producono subito un effetto positivo nel pittore,le lunghe passeggiate lo portano dalla spiaggia di Pourville fino alla piccola valle silenziosa di Petit-Ailly, che sale dal mare fino alla chiesa di Varengeville. Sono momenti fondamentali per la sua opera, perché definitivamente cessa la religione totale del plein-air. I quadri vengono iniziati sul motivo ma poi saranno approfonditi, e talvolta ampiamente modificati, nell'atelier. . Egli pone il cavalletto di fronte al mare, orientato verso est, in una delle poche tele che inquadrano la distesa dell'acqua nella sua assolutezza, priva di scogliere o punti di riferimento, se non, in questo caso, l’ombra fugace proprio di una scogliera in basso a destra. Il quadro, ampiamente ritoccato nell’atelier dopo le sedute “sur le motif”, vive ancora di una sua impostazione tradizionale, secondo il senso di una veduta che divide lo spazio di cielo e mare in due parti uguali, prima che l’influenza dei giapponesi imponga di alzare la linea dell’orizzonte o di rendere quasi arabescate le onde. La ricerca è invece dedicata al colore, al rapporto tra il verde e l’azzurro, in una semplicità di visione che mescola l’impatto dell’occhio fisico e un sentimento sinteticamente romantico, quando il vuoto dello spazio è riempito di piccole apparizioni, come le nuvole in bambagia e le imbarcazioni a vela che proprio sotto di esse si muovono.