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Scoop! Esiste un museo del Purgatorio


Noi ci scherziamo, ma nel rione Prati davvero esiste un museo del genere. Ed è fatto di opere che provengono dalle mani (eteree) dei defunti bloccati in quel limbo tra Inferno e Paradiso ...
Nel rione Prati esiste un museo davvero curioso, fatto di opere che provengono dalle mani (eteree) dei defunti bloccati in quel limbo tra Inferno e Paradiso. E noi siamo andati a visitarlo. Un museo minimo ma unico al mondo, e questo fa la differenza. È pur vero che sono in pochi a conoscerlo e ancor meno quelli che l’hanno visitato, ma una cosa è certa: la sua esistenza sta a confermare che la giusta soluzione viene sempre dall’arte. Insomma, il Museo delle Anime del Purgatorio esiste davvero, è a Roma, ed è visitabile da chiunque lo desideri. Presente nelle guide dei musei della Capitale, c’è chi lo incasella nella categoria “Altri”: un’alterità indiscutibile, data la natura ultraterrena delle opere. Proprio così! Non reperti liturgici o di culto di produzione manifatturiera, ma opere elaborate da “mani” metafisiche, costituendo di per sé una “provata” testimonianza che un aldilà c’è. Per altro verso, tali opere potrebbero essere la dimostrazione che l’esercizio creativo non sia materia esclusiva del nostro mondo. Possiamo certo dubitarne, ma intanto, al pari di ogni altra istituzione museale, Wikipedia dedica una pagina a sé a questa particolarissima collezione.La quale, però, non gode di grande notorietà.
 Capolavori concepiti ed emanati dalla forza di volontà delle anime dei defunti, tanto da trapassare in senso inverso la soglia della morte. Esemplari esposti senza enfasi, male illuminati e assiepati in una bacheca vetrata da vecchio e polveroso museo di antropologia o di scienze naturali: tutto troppo misero per non destare il sospetto di una strategia espositiva fatta ad arte. Le opere si presentano in forma di segni, tracce, messaggi, impronte o varie cose indecifrabili all’apparenza, ma garantiti nella loro autenticità. Sono oggetti secolari, di larga provenienza geografica, misteriosi nella loro genesi, ma comparsi nell’ambito di precisi contesti, così che per loro tramite le anime infelici del purgatorio esternano la propria sofferenza.