A R T E

Ci credereste?


C'è un'ambasciata italiana in Oriente che espone la bandiera a mezz'asta per omaggiare il grande Gillo Dorfles...
L’arte è l’unica passione a cui sono rimasto sempre fedele. La stampa internazionale è ovviamente più lenta nelle reazioni rispetto ad eventi nazionali: ma la prima testata a dedicare attenzione al ricordo del grande Gillo Dorfles, scomparso ieri all’età di 107 anni, è la prestigiosa ArtReview, nota per pubblicare la sua seguitissima lista Power100 del mondo dell’arte. “Dopo aver studiato la psichiatria – ricorda l’articolo – la sua scrittura è tornata costantemente alle idee di Goethe, Jung e Rudolf Steiner. Insegnò l’estetica nelle università di Milano, Cagliari e Trieste e pubblicò numerosi libri, tra cui The Becoming of the Arts (1959), The Kitsch (1968), The Becoming of Criticism (1976) and Conformism (1997)”. E poi è proprio ArtReview a citare una vicenda da molti dimenticata nell’affollarsi dei ricordi della prima ora: “Una recente mostra dell’opera di Dorfles, che aveva virato al surrealismo, e in cui è tornato al suo personaggio fantastico di Vitriol (un nome derivato dall’acronimo del latino Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem) è stata presentata alla Triennale di Milano nel 2017”. Restando sulla scena internazionale, va citata la commovente iniziativa annunciata dall’Ambasciata d’Italia in Bangladesh: dove l’ambasciatore Mario Palma ha deciso di esporre sulla facciata la bandiera a mezz’asta proprio in omaggio al grande critico e artista scomparso.
Veduta della mostra di Gillo Dorfles al Mart di Rovereto