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È stato fra i maggiori rappresentanti della via italiana all’Informale e dell’“ultimo naturalismo”


A due anni dalla scomparsa all’età di 90 anni, Bologna presenta una grande mostra di oltre 100 opere del maestro dell’“ultimo naturalismo”, che spaziava dal cinema alla letteratura al fumetto.
È stato fra i maggiori rappresentanti della via italiana all’Informale e dell’“ultimo naturalismo” teorizzato dal critico Francesco Arcangeli. Ora la sua Bologna, a due anni dalla scomparsa avvenuta nel 2016 all’età di 90 anni, gli dedica una grande esposizione. 
“La mostra di Palazzo Fava, che raccoglie opere dal 1948 al 2008, non vuole solo restituire alla memoria di Bologna la pittura di uno dei suoi protagonisti più osannati, oggi confinato in un preciso periodo storico”..  “ma vuole proporne una rilettura in chiave non più padana o bolognese, ma internazionale, pensando al suo lavoro come al lavoro di un artista isolato ma di genio, capace di dialogare coi grandi pittori e gli intellettuali della sua epoca, cui non lesinava gli omaggi artistici”.