A R T E

Magia!!! È stato definito, a parer mio giustamente, il Leonardo del 2000..


Nel cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano espone un artista che omaggia il suo spirito. Per la prima volta in Italia le affascinanti sculture cinetiche dell’olandese Theo Jansen.
Tredici le installazioni esposte: per la prima volta arrivano in Italia creature ibride dai tratti preistorici, realizzate con tubi in pvc, fascette e nastro adesivo ed esposte proprio nella casa del genio che ha ispirato l'artista, nell'anno in cui si celebrano i cinquecento anni della morte. Per alcuni critici Jansen è un Da Vinci dei nostri tempi, "una bella responsabilità, forse è troppo - ha spiegato l'artista olandese - ma certo, sono stato molto ispirato da lui, ha stimolato la mia immaginazione. Senza immaginazione, non c'è vita e gli artisti devono stimolare anche quella delle persone". Creatività e ingegneria si incontrano nelle sculture in movimento di Jansen, scheletri zoomorfi appartenenti a un'altra era a cui l'artista ha assegnato un nome latino attraverso cui li identifica sui rami dell'albero genealogico, dove si sussegue l'evoluzione di questa nuova specie creata dall'uomo. E come in una vera evoluzione darwiniana, anche le sue creature sono diventate con il tempo, dagli anni Novanta ad oggi, sempre più complesse e adattabili all'ambiente che le circonda, mantenendo alcune caratteristiche anatomiche dell'origine, ma innovandosi con l'unico obiettivo di ogni essere vivente: la sopravvivenza. Sembrano impalcature fragili, in realtà sono state progettate con algoritmi precisi per prendere vita sulle spiagge grazie alla sola spinta del vento e per sopravvivere con sensori che gli consentono di riconoscere maree o raffiche d'aria troppo pericolose.