A R T E

Seduzione o inganno?


L’arte si fa cacciatrice nelle opere di Edoardo Manzoni, a Milano
Chi di noi almeno una notte non si è svegliato di soprassalto scuotendo le gambe? Forse continuando una corsa iniziata poco prima nel sonno, quando nel mezzo di un bosco tenebroso ci siamo sentiti braccati. Non ricordiamo le creature misteriose che lentamente andavano stringendoci, ma possiamo ancora sentire – leggermente sudati nel letto – il loro respiro lontano, la loro presenza invisibile, la loro indefinita pericolosità. E soprattutto la nostra impotenza. Queste piccole paure oniriche ci riportano, nello spazio del sogno, a quell’epoca primordiale dove la caccia non era un’attività totalmente sbilanciata a favore dell’uomo, ma viveva di confini labili dove preda e predatore si confondevano alternandosi.