A R T E

“Quando è in strada e becca la pioggia, si restringe”.


Quella di Chagall non è un’arte fondata sull’analisi e sull’intelletto, ma sull’animo e la sfera emotiva. La mostra a Bologna lo dimostra...
“Quando è in strada e becca la pioggia, si restringe”. Ma in quel corpo, per quanto minuto possa essere, cova un ricchissimo universo iconografico popolato di animali con i quali parla e gioca. Popolato anche di violini, di acrobati, di musicisti, di rabbini, di fiori, di innamorati che si librano nell’aria. Leggeri più del mondo reale. Sono questi gli elementi costanti della poetica di Chagall e del suo mondo stupefatto, dove le distanze spaziali si annullano in una nuova geografia i cui simboli sono dettati dai sentimenti e dalla nostalgia. Se poesia e pittura si identificano nella sua opera, dipende da un tipo di cultura che comprende l’influenza ebraica, con le scene raffiguranti episodi biblici. Da un lato la civiltà russa, con la rievocazione dei villaggi dell’infanzia, dall’altro il primitivismo di Gauguin e la pittura di Matisse, di Braque, di Picasso......Sull'affetto e l'amore aggiungerei, questa mostra racchiude l'intimità dell'artista.