A R T E

Un percorso espositivo che riflette sull'intreccio tra arte e vita,


  “L’emergenza globale provocata dall’epidemia di Covid-19 ha modificato le nostre abitudini, imponendo un distanziamento fisico che si è riverberato anche sul nostro modo di rapportarci alle opere d’arte. Anche le ‘reinvention’ di Allan Kaprow, che si sviluppano nel nostro tempo e nel nostro spazio, si trasformano quindi nel rispetto delle nuove prescrizioni sanitarie. Vi invitiamo a riflettere su quanto l’arte sia inestricabilmente intrecciata alla vita. Mai come in questo momento, appare infatti utile interrogarsi sulla profonda lezione di Kaprow”.Così il Museo Novecento di Firenze si rivolge ai proprio visitatori, invitandoli a tornare negli spazi espositivi per vedere la mostra “Allan Kaprow. I will always be a painter – of sorts”, inaugurata lo scorso 20 febbraio e poi chiusa per via dell’emergenza sanitaria. Le “reinvention” a cui si fa riferimento sono delle reinterpretazioni di alcuni storici progetti dell’artista americano – che prevedevano la partecipazione attiva dello spettatore – realizzati per l’occasione da un gruppo di giovani artisti. Kaprow, padre degli environment e degli happening, ha infatti posto le basi per una nuova concezione dell’opera d’arte, promuovendo una pratica concettuale, utopica, politica e fortemente ironica.