A R T E

Una scena davvero incredibile.


Alla Camera era in discussione il nuovo Dpcm del Governo. Un Dpcm resosi necessario non perché il Presidente Conte e il Ministro Speranza si divertano a scriverne di nuovi o perché siano particolarmente cattivi, ma per l'aumento ormai costante dei contagi, dei ricoveri e delle terapie intensive. Ebbene: a causa dell'assenza di 15 parlamentari della maggioranza, dovuta a situazioni di isolamento fiduciario di alcuni parlamentari (21 del Pd, 5 di Italia Viva e 1 di Leu), il numero legale non è stato raggiunto. Ed è qui che arriva la scena incredibile: la destra ha esultato. Letteralmente. Con tanto di urla e applausi. I deputati della Lega, cioè, hanno festeggiato non solo sulla pelle di alcuni colleghi che, a causa del Covid, sono costretti a vivere in isolamento, ma anche sulla pelle degli italiani. Perché cosa prevedeva quel Dpcm? Il lockdown? La chiusura di locali e ristoranti? Il ritorno alla vita di marzo e aprile? No, nulla di tutto questo. Prevedeva tre semplici cose: la proroga dello stato d'emergenza al 31 gennaio; la conferma di tutte le misure anticontagio finora previste e l'obbligo delle mascherine all'aperto, come già disposto autonomamente da alcune Regioni. La destra, che della parola sicurezza si riempie la bocca, ha quindi esultato perché la vita degli italiani sarà un po' meno sicura. Se avesse potuto, anche il Covid si sarebbe unito con piacere ai loro festeggiamenti.-----Forse i deputati in isolamento avrebbero potuto partecipare alla seduta collegandosi a distanza.