Il Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps riapre al pubblico con una grande mostra monografica: Savinio. Incanto e mito, a cura di Ester Coen e con l’organizzazione di Electa. Aperta fino al 13 giugno 2021, l’esposizione di circa 90 lavori selezionati tra dipinti e opere grafiche, lascia emergere i molteplici interessi dell’artista che spaziano dalla musica alla letteratura, dalla pittura al teatro.I colori sono leggeri, l’atmosfera meno. C’è una carica ambigua, per lunghi tratti disturbante, nelle opere di Alberto Savinio. Oniriche visioni dove la mitologia si unisce al gioco e genera una poetica dove l’equivoco non rappresenta un errore ma una possibilità. Possibilità di attivare attraverso la dimensione ludica complesse analisi filosofiche, ricorrendo a storia, letteratura, memoria, tradizione. Eppure, nonostante l’espediente, le sue opere spaventano più che divertire, come se la metafora del gioco non riuscisse a celare fino in fondo l’abisso chimerico del nostro mondo .
Simo' ci provo eh!!!!...Un mondo ambiguo e perverso
Il Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps riapre al pubblico con una grande mostra monografica: Savinio. Incanto e mito, a cura di Ester Coen e con l’organizzazione di Electa. Aperta fino al 13 giugno 2021, l’esposizione di circa 90 lavori selezionati tra dipinti e opere grafiche, lascia emergere i molteplici interessi dell’artista che spaziano dalla musica alla letteratura, dalla pittura al teatro.I colori sono leggeri, l’atmosfera meno. C’è una carica ambigua, per lunghi tratti disturbante, nelle opere di Alberto Savinio. Oniriche visioni dove la mitologia si unisce al gioco e genera una poetica dove l’equivoco non rappresenta un errore ma una possibilità. Possibilità di attivare attraverso la dimensione ludica complesse analisi filosofiche, ricorrendo a storia, letteratura, memoria, tradizione. Eppure, nonostante l’espediente, le sue opere spaventano più che divertire, come se la metafora del gioco non riuscisse a celare fino in fondo l’abisso chimerico del nostro mondo .