A R T E

Grande progetto per il 2024


Il Codice potrà essere ammirato a partire da ottobre nella biblioteca della Certosa, che aprirà in via eccezionale le sue porte al pubblico
Con il termine “Graduale” si intende il volume che raccoglie i canti delle messe che si susseguono nel Calendario Liturgico della Chiesa Cattolica. Uno strumento religioso fondamentale e ad uso collettivo: il codice veniva aperto, e via via sfogliato, su un alto leggio al centro del Coro, in modo che tutti monaci potessero, dai loro stalli, seguirne i testi e le annotazioni musicali, ammirandone le brillanti miniature. Queste ultime, peraltro, erano realizzate dai maggiori artisti e miniatori attivi per la corte dei Visconti prima e degli Sforza poi, grandi protettori del monastero pavese. Manufatti preziosissimi di cui la Certosa di Pavia possedeva 39 esemplari, stando a un inventario dei beni del monastero redatto il 16 dicembre 1782. Una data cruciale che segna purtroppo la soppressione della Certosa (fondata nel 1396 per volontà del primo duca di Milano Gian Galeazzo Visconti) e la relativa dispersione dell’importante fondo librario, composto da oltre 10 mila volumi, tra codici miniati, manoscritti e incunaboli, poi confluiti in parte nella biblioteca Braidense di Milano e in parte di quella Universitaria di Pavia, finendo anche in luoghi ancora ignoti.