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Super Mostra...


colori vivaci e le forme geometriche dei ‘giocattoli’ di Alberto Savinio irrompono fra le statue classiche e i saloni rinascimentali di Palazzo Altemps a Roma. Fino al 16 giugno
I colori vivaci e le forme geometriche dei ‘giocattoli’ di Alberto Savinio irrompono fra le statue classiche e i saloni rinascimentali di Palazzo Altemps a Roma, nella mostra Savinio. Incanto e mito. Dopo aver ospitato le opere di Medardo Rosso e di Filippo de Pisis, il museo della capitale completa la trilogia degli artisti novecenteschi che hanno messo l’arte classica al centro del loro lavoro. E Palazzo Altemps (una delle prestigiose sedi del Museo Nazionale romano), che contiene capolavori della statuaria romana, greca ed egizia, ricambia l’attenzione omaggiando i tre maestri.Decine di quadri, ma anche bozzetti, schizzi, quaderni, manoscritti, fogli dattiloscritti e libri compongono il percorso sul mondo variegato di un personaggio eclettico e poliedrico, Alberto Savinio (pseudonimo di Andrea Francesco Alberto de Chirico, Atene, 1891 ‒ Roma, 1952), meglio conosciuto come scrittore; ma solo perché suo fratello Giorgio de Chirico è stato uno dei più noti pittori del Novecento e ne ha in parte oscurato il lavoro artistico.L’unicità del linguaggio di Savinio è chiara fin dalle prime sale: siamo nel mondo del colore e, al tempo stesso, del rigore geometrico, della natura e dei materiali della civiltà industriale, degli uomini-dei con il collo e il volto da animali che richiamano i miti greci, provenienti da un Paese (la Grecia, appunto) dove Alberto e Giorgio sono nati e hanno trascorso la loro infanzia.