Il pianto dei neonati che risuona nei sotterranei di un ospedale. Le sirene degli allarmi. Le esplosioni. Lo sferragliare di un treno, carico di bambini, di donne, anziani e gatti, che sta portando il mondo stipato nei suoi vagoni un po’ più lontano dai missili a dalle colonne dei carri armati russi. E la voce di una giovane giornalista che racconta le vite delle persone, che dorme con loro dentro un bunker o in una chiesa, che raccoglie le loro storie, che mangia un uovo sodo per colazione e viaggia con uno zaino di provviste per l’emergenza.... (Il reportage audio giornaliero di Cecilia Sala dall'Ucraina è iniziato il 24 febbraio su Chora Media, un episodio al giorno. Potete ascoltarlo qui
https://open.spotify.com/show/1FaCiqGahURjjO42JOMiyd)Grazie Cecilia