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Democratici: i numeri

Post n°18 pubblicato il 15 Ottobre 2007 da gialloni

Entusiasmo per la partecipazione massiccia al voto delle cosiddette primarie di Veltroni (PCI ) , sposato con la Margherita ( Sinistra DC ). Vecchi armamentari, i soggetti in questione e i loro numeri. I DS ( sempre ex PCI) hanno migliaia di sezioni, anche nei punti più sperduti dello stivale. E anche la Margherita ( ex sinistra DC, a cui si sono uniti i soliti noti , opportunisti ) non è molto da meno se ha fatto votare anche i conventi delle suore ( n'est pas , madame Bindi ? ) . Poi hanno fatto votare gli immigrati esteri, che per avere un minimo di appoggio da gente importante in Italia , sono pronti a motiplicarsi almeno per dieci: e poi hanno fatto votare i loro cari sedicenni. Più di tre milioni , dicono gongolandosi. Bugiardi, nel loro gongolio,perchè sanno benissimo che date le premesse ( Sezioni territoriali, iscritti, parenti, minori e immigrati ; campagna pubblicitaria che non ha precedenti nella storia repubblicana, per la nascita di un Partito ), i votanti sono stati pochini o pochissimi: e ora provino a trasformare quei tre milioni nel 30% dei votanti alle elezioni. Ci hanno messo tanto tempo e hanno fatto il tosatroie " parecchio romore e poca lana". Che si rileggano " Il dialogo alla prova" ( 1964 ) tra cattolici e comunisti : alora i soli comunisti avevano attorno al 30% dei voti. Rileggano la dignità delle idee e la confrontino con la miseria delle loro cosiddette primarie !

 
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I democratici bugiardi

Post n°16 pubblicato il 15 Ottobre 2007 da gialloni

Bugiardi ! Rutelli : "ho realizzato un sogno nato da quando ho cominciato a fare politica": ma se ha cominciato con Pannella nel Partito radicale a sognare e dire tutt'altro! Veltroni :" ho realizzato un sogno " : il segretario dei giovani comunisti sognava ben altro ; sarebbe stato curioso vedere Veltroni nelle sezioni comuniste dei portuali di Livorno a raccontare il suo sogno di costruire un partito democratico all'americana; sarebbe stato cannibalizzato. E poi Prodi, Fassino, la Bindi e via cantando: tutti hanno realizzato un sogno della loro vita, di vecchi democristiani e di vecchi comunisti. La verità è molto più semplice. I catto-comunisti e la sinistra democristiana di qualche decennio fa assieme ai compagni delle Botteghe Oscure e delle Frattocchie ( scuola di Partito) finalmente si sono sposati , non per ideali ma per semplici interessi di bottega. Hanno fatto fuori la vecchia classe dirigente con metodi che poco hanno a che vedere con la democrazia. Hanno litigato un pò su chi e come doveva comandare.poi hanno trovato un compromesso, non storico, ma per l'appunto bottegaio. Bugiardi! Niente ideali, che oltretutto non appartengono né a loro né alla loro storia: solo poltrone e potere , alla leninista. Forse non prenderanno molti voti: ma hanno avuto molto potere e molti soldi per reclamizzare questo loro matrimonio. Un matrimonio tra bugiardi , interessati.

 
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italiani voltagabbana

Post n°15 pubblicato il 15 Luglio 2007 da gialloni

Voltagabbana: opportunista, banderuola, trasformista, per tornaconto personale. Ma questo Paese è fatto di voltagabbana ? Esiste nel profondo della cultura e della storia italiane lo spirito dei voltagabbana ?

In linea generale dovremmo proprio dire di si . Da Machiavelli, che teorizzò la gestione del potere con tutti i mezzi possibili, anche i più atroci, senza alcun riguardo alla coerenza ; alle guerre italiane , tutte decise e condotte con grande equivocità di politica e di pensiero. Per esempio , la decisione di intervenire nella prima guerra mondiale , fu presa , trattando contemporaneamente a Londra con l’Intesa e a Vienna con la Triplice, di cui l’Italia faceva parte. Per una settimana circa, nella primavera 1915, l’ Italia era impegnata a trattare con tutti e due i contendenti. E il popolo ? Come i capi ; da pacifista diventò rapidamente guerrafondaio. Era in gioco l’onore della bandiera o un semplice interesse egoistico? Ovviamente l’ interesse , che fu giocato tra i due schieramenti, su chi ci avrebbe dato di più in termini di espansioni territoriali. E’ così che ci guadagnammo la sfiducia dell’intera Europa, sulla nostra serietà e la nostra coerenza, pur facendo quella guerra contro l’Austria, in principio nostra alleata , con seicento mila morti e con i ragazzi del ’99, tra cui mio padre, che furono mandati al fronte a 16-17 anni.

Siamo dei voltagabbana. E non da ora. Da sempre. Questo forse è l’aspetto più importante che ci distingue dagli altri Paesi europei e ci sprofonda nell’area mediterranea.

La furbizia prevale sull’intelligenza. E la furbizia viene più dai sensi, dall’istinto, che dalla razionalità, dal ragionamento. Siamo un Paese di furbi e qualche volta di geni. Si , perché il genio è l’espressione prevalente di un acuto dei sensi, accompagnato anche, ma non sempre, da raziocinio.La furbizia può anche essere fonte di allegria, di spensieratezza, di vita movimentata, male o non organizzata. Quando sui grandi problemi economici che ci stringono, rispondiamo che lo stellone ci salverà, esprimiamo il meglio di noi e cioè diciamo che con la nostra furbizia e con quattro piroette ancora una volta ce la faremo. E in genere ce la facciamo veramente , perché furbizia e mancanza di regole , di ideali , di coerenza, ci fanno improvvisare soluzioni estemporanee , che normalmente poco hanno a che vedere con la razionalità.

Comincio a odiare i toni enfatici , che magnificano le virtù italiane, facendoci primi nel mondo quasi sempre e dovunque: discorsi cretini e infondati . E’ vero l’inverso: questo è un Paese , che con arguzia, volontà e sacrificio combatte per restare a galla : e ci riesce, come i voltagabbana. E talvolta gli capita perfino di primeggiare in qualcosa: come i voltagabbana.

Questo orribile termine, i voltagabbana, torna troppo spesso. Vediamolo. Vediamo se gran parte della nostra classe dirigente , di Governo e di Opposizione , non ha voltato anche più volte la propria “gabbana”. Qualche giornalista ci ha scritto libri, nominando molti cosiddetti voltagabbana e intervistandoli anche. Ne viene fuori un quadro sconcertante, con alcuni principi di difesa-ragionamento, comuni a tutti ( si veda in particolare Claudio Sabelli: “Voltagabbana. Manuale per galleggiare come un sughero” ).

“Chi non cambia idea è un imbecille”: detta così , è solo una frase cretina, che offende  la storia del pensiero umano e il sacrificio che,per un ideale, milioni o miliardi  di persone, affatto cretine, nella storia  hanno sacrificato la propria esistenza. Chi non cambia idea è solo convinto di quello che pensa, ci ha riflettuto e ha sposato una sua filosofia di esistenza individuale e sociale, che sicuramente evolve durante la vita , ma che resta ancorata ad un pensiero , ad un’ideale. E chi cambia ideale, sistema di riferimento di pensieri e di relazioni,  è un voltagabbana ? Se lo fa per un interesse materiale, fosse anche per sopravvivere ,certamente si. Sviluppare un’idea , un ideale , non significa  cambiarli : significa farli progredire ; non significa tradirli ; significa amarli, nel profondo rispetto del proprio pensiero, che può essere in contraddizione con il proprio interesse.

“Il primo voltagabbana fu San Paolo, che si convertì sulla via di Damasco”. Anche in questo caso siamo sulla idiozia pura, che faticosamente riuscirà financo a recuperare una qualsivoglia furbizia. Una conversione religiosa è quanto di più elevato ci possa essere nella storia del pensiero umano : un fatto intimo e sofferto , che niente ha a che vedere con tornaconti individuali: a meno che il tornaconto ci sia e allora non di conversione si tratta, ma di furba azione diretta a trarne beneficio individuale o di gruppo.

“ Diventai cattolica, quando vidi il figlio di un professore ucciso dalle Brigate rosse dire che perdonava gli assassini di suo padre”. Già , perché il mondo cristiano aveva bisogno di far arrivare i martiri di oggi, per dimostrare le proprie convinzioni sul  perdono e sulla tolleranza. La verità è che quando uno diventa cattolico a età matura, in un Paese cattolico, spesso lo fa o perché sta per morire o perché , se sta nella vita politica, vuole semplicemente i voti dei cattolici. Se sta per morire è un voltagabbana, con forti attenuanti. Se invece fa politica è un voltagabbana dei peggiori, perché dopo la religione è sicuramente disposto a calpestare i propri adorati figli, cani, marito e quant’altro appare tra i suoi “cari”, onde ottenere furbescamente i risultati che vuole.

“ Non sono io che ho cambiato: tutto mi è girato attorno: io sono sempre rimasto lo stesso e quindi mi sono trovato collocato altrove”. Questa è la classica pietosa bugia che molti voltagabbana cercano con loro stessi. Non merita commenti, ma solo sorrisi.

Il vero e unico problema è quello del rapporto tra voltagabbana e Paese : quando il Paese mercifica le guerre e i propri morti patrioti; quando i rappresentanti del popolo diventano avvocati ,se possibile, di chi vince ; quando le ideologie vengono considerate come ingessature per il progresso; quando il pragmatismo diventa la regola dell’esistenza; quando non sai più con chi parli, perché il tuo interlocutore può diventare in ogni momento voltagabbana , nell’indifferenza generale; quando tra i più appariscenti voltagabbana, trovi illustri Capi di questa nostra Repubblica; allora ti viene voglia di ricercare un tuo spazio di esistenza ,fatto di idee, di valori, di amori, di consuetudini, di profonde convinzioni e di rapporti elementari , umani e sociali. Il mondo dei voltagabbana di questo Paese deve restare lontano e nemico : non merita nulla, neppure un sorriso.

 
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Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 27 Maggio 2007 da gialloni

a napoli la spazzatura ritualmente è in mezzo alla strada. perchè? Perchè a Napoli? Boh ? Vengono dubbi. Ministro dell'ambiente sembra che sia tal Pecoraro, dagli occhi sbarrati e la fronte bassa.Verde, dice lui e chi lo vota, e di Napoli, forse. Dicono che sia della cosiddetta sinistra radicale.Non sapendo cosa fare dei rifiuti, il nostro ha avuto un'idea brillante , coraggiosa e per lui geniale. Carichiamo i rifiuti di Napoli in treno ( o in migliaia di camion) e mandiamoli in... Romania.W la pseudo-sinistra e l'internazionalismo della povera gente. . Pecoraro ? ma perchè non dai ai romeni anche l'osso del pollo che mangi la domenica. o sei chic e vegetariano.   

 
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Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 27 Maggio 2007 da gialloni

dal satellite si vedono tutti i campi di oppio o oppiacei :e forse anche tutte le fasi della loro trasormazione in  droga. la droga è attualmente all'origine di immensi disastri umani. perchè questi campi non vengono distrutti dall'alto, senza continuare a spendere fortune dirette e indirette per guerre , difesa della salute , inseguimento dei narcotraffici, ecc. ? Boh ?

 
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