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Io nacqui a debellar tre mali estremi: tirannide, sofismi, ipocrisia. (T. Campanella)

 

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COME AVREBBE POTUTO ESSERE ...

Post n°3 pubblicato il 02 Gennaio 2011 da piterpann

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PROPOSTA PER LA MODIFICA DELLA VIABILITA PRINCIPALE

A SUD DI UDINE

L’argomento coinvolge direttamente l’intero hinterland udinese Sud e Ovest con le

amministrazioni comunali di: Udine, Pasian di P., Campoformido, Pozzuolo, Pavia di U,

Pradamano. Il territorio di questi comuni (togliendo la parte Nord di quello di Udine ma

aggiungendo quello di diversi comuni a Sud e a Ovest) coincide con il Bacino di Traffico,

che di seguito per semplicità chiameremo “Udine Sud”, che gravita intorno ai raccordi delle

tangenziali Sud e Ovest e a quello del casello autostradale di Udine Sud.

IL RACCORDO

Il raccordo fra le tangenziali Ovest e Sud, in corrispondenza del Casello autostradale di

Udine Sud, è un “quadrifoglio” classico, ed è ubicato a Est dell’abitato di Zugliano, in

comune di Pozzuolo del Friuli (fig.1) (Lat. 46°1'N, Long. 13°13'30"E)

La conformazione attuale è incompleta mancando uno dei quattro rami: quello Ovest,

previsto con la prosecuzione e la possibile prossima realizzazione del 2° lotto della

Tangenziale Sud.

Con la presente si vuole dimostrare che la scelta di un quadrifoglio,

 

fatta negli anni ’80 ed

attuata nella prima metà dei ’90 con la realizzazione del 1° lotto della Tangenziale Sud

 

è

errata e che esistono soluzioni diverse e molto più vantaggiose

 

per le esigenze del bacino di

traffico “Udine Sud”. Si ritiene inoltre che

 

le modifiche e le integrazioni alla viabilità qui

trattate siano necessarie e urgenti

Il quadrifoglio è una soluzione semplice ma rigida.

Costituito strettamente da quattro rami nei due sensi di marcia e due direzioni “preferenziali”

ortogonali fra loro: in pratica, giungendo da quattro possibili “provenienze” ogni viaggiatore

ha tre “destinazioni” possibili (la quarta, l’inversione, richiede una manovra tanto complessa

che, senza un navigatore satellitare, solo un automobilista su 10 è in grado di eseguire

coscientemente), fra le tre scelte una è preferenziale, rettilinea, per essa viene generalmente

mantenuta la velocità massima (nel ns. caso 90km/h) per le altre due è richiesta sempre la

riduzione a 60 km/h o meno (nel ns. caso 40 km/h).

Nel quadrifoglio di Zugliano le due direzioni preferenziali sono

 

lungo la Tangenziale Ovest da e verso il casello autostradale Udine-Sud;

 

lungo la Tangenziale Sud (realizzata solo in parte) Paparotti-Basagliapenta e ritorno.

I limiti di un quadrifoglio sono tutti nella rigidezza con cui sono stabilite le direzioni

preferenziali e nel numero fisso di 4 rami connessi; i vantaggi sono economici, risiedono

nella necessità di un solo viadotto (intersezione delle due preferenziali) e quattro rampe dette

“a doppia trombetta”, curve che consentono ai veicoli, che abbandonano una preferenziale

per immettersi nell’altra, un cambio di direzione di 90° o di 270°, girando esclusivamente a

destra.

Osservazione 1 - Questo raccordo è ideale nell’intersezione di 2 grandi assi viari (es. 2

autostrade) perché lungo le preferenziali viene mantenuta costante la velocità (va però

sempre dimensionata correttamente la corsia di accelerazione per i veicoli più lenti che si

immettono provenendo dalle rampe), non lo è nel ns. caso nel quale una preferenziale

muore contro il casello Udine Sud 100m dopo l’intersezione.

Osservazione 2 – Sarebbe necessario un collegamento preferenziale, continuo e indisturbato

fra le due tangenziali per la continuità nell’aggiramento della città, soluzione generalmente

adottata in tutta Italia e in Europa (così si è fatto anche a Nord di Udine fra la fine della

tangenziale Ovest e il nuovo tratto per Salt), ma il quadrifoglio rende impossibile il raccordo

preferenziale fra rami contigui, oggi per proseguire da una tangenziale all’altra viene

impegnata una rampa con curva di 90° in un senso e un “loop” di 270° nell’altro.

Osservazione 3 - I caselli autostradali sono destinati a divenire vere sinapsi dei sistemi

viabilistici, dovranno perciò essere consentiti, nelle immediate vicinanze, collegamenti con

il massimo di scelte e di flessibilità (accesso al territorio, parcheggio, luoghi di incontro e di

sosta, servizi, terminal per trasporti pubblici

 

1

, …), vi sono tantissimi esempi in Italia e

soprattutto in Europa; purtroppo quelli di Udine Nord e Sud sono del tutto atipici,

specialmente il nostro che non possiede nemmeno un parcheggio e non consente

l’inversione!

 

2

Proposta

Una rotatoria detta “olandese” con una sola preferenziale (un viadotto di ca. 240m, oppure 2

da 50m con rilevato nella parte centrale) per la continuità fra le Tangenziali Ovest ed Est, il

diametro sarebbe intorno a 200, max. 220m, (tipo Paparotti ma circolare) collegato con tutte

le viabilità (anche comunali), un’area di sosta e un parcheggio scambiatore (fig.2).

Per le opere fatte finora si ricorda che a Cavalicco nel raccordo Tangenziale-Pontebbana,

constatato l’errore, si è rifatto tutto dopo soli 4 anni (un errore commesso, e il quadrifoglio di

Zugliano è senz’altro molto più errato del raccordo di Cavalicco, non può mai richiederne e

giustificarne altri).

Le modifiche che si renderanno necessarie per il collegamento con la SR353 dopo la

chiusura parziale del raccordo di Basaldella, in loc. S. Sebastiano, con l’interramento della

Tangenziale Ovest, inducono inoltre a chiedere di realizzare subito il raccordo della

rotatoria con la stessa SR353 a Sud di Zugliano, come previsto dal progetto del 2° lotto della

Tangenziale Sud, anche in questo caso però si propone un tracciato più “economico”, senza

demolizione di case, con una rotatoria più piccola nella quale possa confluire anche il

collegamento con Terenzano (che il progetto tralasciava) e con la predisposizione del

tracciato di una pista ciclabile Udine-Pozzuolo già prevista dal PRGC di Pozzuolo.

La necessità di modificare e integrare il raccordo resta in tutto indipendente dall’esecuzione

dell’ultima parte di Tangenziale Sud (Zugliano-Basagliapenta), la più costosa e la meno

“tangenziale”

 

3

.

Pozzuolo, 29 luglio 2009.

Bruno Repezza

1

 

 

Geoge Monbiot Calore Ed. Longanesi 2006, Cap. 8 Un nuovo sistema di trasporti

in cui si cita un articolo di Alan Storkey

A motorway based coach system

 

 

disponibile su Internet 2005, dal quale va comunque estratta la seguente

raccomandazione: “E’ anche importante che le stazioni dei pullman … sui raccordi autostradali non diventino nuovi centri

di sviluppo edilizio …”

2

 

 

Ci si dovrebbe rendere conto dell’importanza strategica, prima di tutto pubblica, che hanno i caselli autostradali e i

territori prossimi, della necessità in queste zone di norme urbanistiche strettamente rivolte all’interesse pubblico, cosa di cui

si sono accorti invece da molto tempo solo gli imprenditori e gli speculatori (Mercatone docet).

3

 

 

Si tratta a tutti gli effetti di una variante al tratto di Pontebbana Udine-Basagliapenta

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