Pensieri di vita

Il secondo medioevo


*** Il Secondo MedioevoUn confronto tra eventi storici lontani, ma che forse presentanoqualche analogia: la situazione in cui l'impero romano è nato, si èsviluppato ed espanso e la situazione internazionale attuale.L'Impero Romano fa fondamentalmente parte del nostro, nel senso diitaliano, passato, ma come spesso succede l'essere all'interno di unambiente o di un particolare contesto non aiuta a vedere le cosechiaramente ed obbiettivamente: questo può essere dovuto a malafede,ma anche a semplice difficoltà di astrazione, fatto poi complicatodall'analizzare la storia attraverso tantissimi filtri interposti tranoi e gli eventi, filtri che possono essere stati interposti sia permotivi fisiologici che per "giustificare" in maniera miratadeterminati fatti od eventi.*** Periodo EllenisticoPremettiamo anche alcune considerazioni relative alla situazioneinternazionale del III secolo Avanti Cristo, ovvero il periodoEllenistico: diciamo innanzitutto che tale periodo viene, dallastoriografia ufficiale, abbastanza trascurato, come puro periodo ditransizione tra periodo greco e periodo romano, dove il periodo romanorappresenta l'evoluzione in senso positivo degli eventi - dato che lastoria non può che essere un procedere in meglio...Ma qual'era la situazione nel periodo ellenistico? Abbiamo la presenzadi una società, quella greca, che si è dedicata per anni allo sviluppodella scienza di base, una società (quella egizia) che per anni (oanche millenni) si è dedicata alle applicazioni pratiche della scienza,geometria in particolare, ed un condottiero, Alessandro Magno, che ha messo in comunicazionequeste realtà (diciamo così a grandi -- molto grandi linee, in maniera molto, molto semplificata anche perchè non sono uno storico).In conclusione nel III secolo Avanti Cristo si è avuto unosviluppo della scienza e della tecnica che è arrivato a livelliincredibili: basti pensare al faro di Alessandria, al colosso diRodi, ma anche a scoperte più recenti, come il repertodi Antichitera: un meccanismo ad ingranaggi che presupponeuna capacità di lavorazioni meccaniche di precisione che non sipensava fosse mai stata raggiunta in quel periodo.È interessante osservare che tali capacità non possono essere fruttodi un singolo "genio", ma deve essere il prodotto, magari anchedi punta, ma di una serie di infrastrutture presenti:è sostanzialmente il clima internazionale che ha consentito agliscienziati di sviluppare le loro teorie e le conseguenti applicazionipratiche, un periodo in cui c'era una relativa tranquillità politicae dei governi, come quello egiziano, che garantivano risorsealla scienza.La presenza della biblioteca di Alessandria è infatti stata uncatalizzatore enorme di conoscenze scientifiche, per la sua capacità di attirare scienziati: già Eratostene aveva misurato il diametro della terra, o la distanza Alessandria-Roma conottima precisione.*** L'impero RomanoQuesta evoluzione è stata bloccata dall'espansione dell'Impero Romano,un sistema militarizzato il cui scopo era la conquista dei viciniper allargarsi sempre più, ma il suo punto di forza era la capacità organizzativa militare: elementi come il supporto della scienza e della ricerca erano completamente ignorati.Questo ha portato ad affidarsi, per la parte scientifica, almondo ellenistico, assorbendo qualcosa, ma senza supportare, o farnulla per sviluppare ulteriormente i livelli raggiunti dalla scienza.Il risultato è stato un "andare avanti per inerzia": vi sono analisisulla gittata delle catapulte dalle quali risulta che, dai primi tempidell'impero romano al medioevo, tale gittata è andata diminuendo:cosa significa? Le catapulte venivano costruite per imitazionedel modello precedente: c'erano stati degli studi di macchine,leve, efficienza e così via, che però dai romani non sono maistati sviluppati, per cui la teoria si è persa, e la pratica,un po' alla volta ha portato a macchine sempre più inefficienti,e questo nonostante le macchine di guerra fossero di interesse per i romani.Altro esempio sono gli acquedotti, di cui abbiamo testimonianzearcheologiche ancora oggi: gli acquedotti romani di solitosuperavano i dislivelli con viadotti, mentre vi sono testimonianze di condotte forzate del periodo ellenistico, progettate per superare dislivelli anche di 200 metri senza viadotto, cioè la condottadoveva essere in grado di sopportare una pressione di 20 atmosfere:un risultato ingegneristico notevole, soprattutto consideratoche i greci vengono considerati solo "teorici" mentre i romanidovrebbero essere stati bravi "ingegneri". In effetti lecapacità tecniche si possono esplicare al loro massimo solose supportate da una buona teoria.*** Cosa succede oggi?Date queste premesse, molto veloci, incomplete, e molto "di massima"(consiglio Lucio Russo, "La rivoluzione dimenticata" per unapanoramica molto più competente della mia), quali analogie possiamotrarre con la situazione internazionale attuale?Al giorno d'oggi stiamo assistendo ad un abbandono della ricerca, inparticolare vista come ricerca teorica; d'altro canto una ricercaapplicata, alla fin fine non è una ricerca, è solo una applicazione diqualcosa.  In Italia questo è evidente ormai da anni, ma purtroppol'Italia non è sola; in matematica e fisica teorica i russi sonosempre stati considerati fortissimi, ma ora anche in Russia c'è uncalo da questo punto di vista. Gli Stati Uniti sono sempre stati fortinell'importare cervelli da altri paesi e dare loro risorse per leapplicazioni pratiche della scienza teorica.Ora però che i serbatoi classici di cervelli si stanno svuotando, e latecnologia potrà andare avanti per anni per inerzia, ma senzal'apporto di teorie di base, non vi è futuro. Si continua per un po' afare applicazioni nuove, a raffinare vechie teorie, a studiaresviluppi nuovi di vecchie teorie, ma prima o poi non c'è più niente dasviluppare, ed il grosso problema è che va persa la capacità dellostudio teorico.  Se si dà per scontata la teoria e la si studia soloquel poco che serve per farne delle applicazioni, lentamente laconoscenza teorica va persa, anzi, le teorie già sviluppaterisulteranno incomprensibili, come incomprensibili erano le teoriegrece nel medioevo europeo.  Concetti come il fatto che la terra èrotonda, ovvi nel III secolo AC, hanno dovuto essere riscoperti eriaffermati con molta fatica e molte lotte.Dunque, il paese a cui oggi sia pensa per antonomasia quando di parladi alta tecnologia è gli Stati Uniti, la cui politica è però piùinteressata ad espandere la propria sfera di influenza, con ogni mezzopossibile, lasciando ad altri problemi come lo sviluppo della scienzateorica e della ricerca, che però ha bisogno di risorse, altrimentimorirà.*** Cosa succederà domani?Ma allora qual'è la tendenza: chi ha molte risorse, come gli USA, leusa per espandere la sua influenza, chi ne ha un po' meno comel'Europa inizia a tagliare dalla ricerca: l'unica possibilità per ilfuturo, perchè non tutte le conoscenze attuali vadano perse, stanell'oriente, India e Cina.  Già ora molti degli "scienziati"americani sono di provenienza orientale: se i loro paesi gli dedicanodelle risorse, loro ci mettono i cervelli, ed assisteremo al passaggiodi consegne da occidente ad oriente, come del resto era avvenutodurante il medioevo europeo: molte opere scientifiche greche sonogiunte a noi tramite il mondo arabo, anche se purtroppo solo unaminima parte dei risultati raggiunti ci sono stati tramandati:speriamo che questa volta il passaggio di consegne avvenga conperdite minori, e soprattutto che il medioevo occidentale sia più breve del precedente.