Nell’ombra di questo schivo sole, che ricorda il riposo del buio, mi appoggio disattento nel fumo leggero della mia sigaretta…Angoli nascosti per concepire traiettorie diverse ed essere così astemio alle mie insofferenze, poi un rumore, il ricordo forte del passato, il ticchettar cortese dell’orologio appeso al cuore, il posto che non trovo, quello che potevo trovare, il volo frusciante di mille aquiloni fatti a nuvole…la voglia di latte del primordiale mattino, il ventre comodo di una madre, l’ago che bilancia la goccia che ti tiene in vita…la vita, la scossa che muove il pensiero, l’inganno che di rende Giuda, l’armonia che scivola lenta sui colori sbiaditi regalati dalla bottiglia che muta e ammutolisce il tuo vuoto…giaciglio di sensi, prospettive in diagonale, arcobaleni pungenti all’apice del cielo “polveroso” ancora di pioggia…pioggia, riparo assoluto, legno bagnato, marmo che consacra, messa rituale, un bacio, un tocco perfetto di pianista, una musica che subisce il vento, un vento, un alito, un passo di troppo un passo di meno. La strada, la noia…la pura vigliaccheria di una poesia rimasta tra le dita. È facile adesso rimanere in silenzio.
Nell'ombra.....
Nell’ombra di questo schivo sole, che ricorda il riposo del buio, mi appoggio disattento nel fumo leggero della mia sigaretta…Angoli nascosti per concepire traiettorie diverse ed essere così astemio alle mie insofferenze, poi un rumore, il ricordo forte del passato, il ticchettar cortese dell’orologio appeso al cuore, il posto che non trovo, quello che potevo trovare, il volo frusciante di mille aquiloni fatti a nuvole…la voglia di latte del primordiale mattino, il ventre comodo di una madre, l’ago che bilancia la goccia che ti tiene in vita…la vita, la scossa che muove il pensiero, l’inganno che di rende Giuda, l’armonia che scivola lenta sui colori sbiaditi regalati dalla bottiglia che muta e ammutolisce il tuo vuoto…giaciglio di sensi, prospettive in diagonale, arcobaleni pungenti all’apice del cielo “polveroso” ancora di pioggia…pioggia, riparo assoluto, legno bagnato, marmo che consacra, messa rituale, un bacio, un tocco perfetto di pianista, una musica che subisce il vento, un vento, un alito, un passo di troppo un passo di meno. La strada, la noia…la pura vigliaccheria di una poesia rimasta tra le dita. È facile adesso rimanere in silenzio.