poesie nell'angolo

Post N° 1051


Gli angeli indugiano al riposo  quando il sole la mattina si sveglia…colori che non hanno forma  si ammantano di brezza e brina, riavvio assoluto dei sensi nell’essenza essenziale del miracolo che diviene materia e orizzonte, linea distesa e distante che bisbiglia ai sogni le prossime fortune per la notte, mistero e vicinanza, al tuo cospetto mi piego debole e impotente come l’assoluta perfezione d’ogni farfalla, d’ogni cerchio che si chiude, d’ogni lenta carezza che l’onda ribatte sulla sabbia…E qua mi conquisti, mia dolce piccola enorme femmina, le tue dita che sorvegliano i miei capelli, il tuo profilo che m’insegna a pregare, la tua sagoma di rondine che porta in giro ogni mia eccentrica primavera…quel calore che mi soccorre, quella pioggia che genera pozzanghere, quell’infinito soffio quando doni vita e vagito insieme…..E qua mi fermo, nell’istante che precede l’attimo, il tuo profilo che non fugge al miracolo e destina chiarezza al grembo che si chiude nell’immenso tuo essere perfetto…Tu  essere perfetto canta ancora il tuo sorriso per me, come una leggenda, come un bambino che si lecca le dita sporche di gelato, come l’ubriaco che si regge al lampione, come l’amore quando amare rimane semplice e torna la neve a ovattare ogni cosa.(Per il grande fotografo e la foto di Gabesch  “poesie nell’angolo”)