poesie nell'angolo

Rumore


Mi piacciono i rumori quando pronunciano qualcosa...La porta che cigola, il passo debole delle fate, la luce che lenta si scioglie sul viso…rumore di vento, di pioggia, di parole che son meglio i riposi, di coccinelle posate sul vetro della mia finestra, quando ero bambino..Rumore, rumore, rumore croccante di un biscotto, di carta accartocciata poi buttata, di gusti complicati sotto i denti, sotto la tua lingua, sotto al sotto… rumore di caffè, di pasta cruda che lenta ricade sul piatto, di calma e spazio, di vitamine, di soffici cuscini con dentro le piume, di coriandoli che arriva il carnevale…rumore che è sottile sul filo dei pensieri, rumore dei neon accesi, di pazzi che sorridono alla vita, di rumori, di poter credere d’esser infinito…rumore di stelle stellate, di puntini sulle i, di quel che accade quando mordo l’ansia, di coltelli che tagliano mele, di profumi che ricoverano odori…rumore di non controllo, di rifare ogni cosa, di ricordi che diventano giallo a poco a poco…Silenzio che sei il rumore più acuto, l’acido che scava anche il buio,  paura che tocca la fame e distoglie voglie che un tempo erano certezze.Rumore, rumore, rumore alla resa dei conti, il baro che si copre gli occhi, l’imputato colpevole a cercar prove contrarie.