poesie nell'angolo

pregare


Pregare all’ombra di una chiesa nel disattento dondolio di una candela offerta, sprangare gli occhi mentre  supplichi a Dio che resta sveglio con i chiodi conficcati nel sangue…dimmi, vestale del pianto, a cose serve tutto questo? Tutti i fracassi dell’anima, tutte le lacrime del destino, tutti gli avvertimenti delle parole bisbigliate a cosa servono ora? Morte che si acquerella nel cielo del mondo, animali sacrificati per un ora di pace, cipressi che cantano favole per bambini che vuoti nello stomaco marciano su sabbia rovente, è forse l’inferno con i suoi denti di ceramica a comandare i destini?Fermati ora che puoi nella tua bontà che esplode, gli occhi mi si rigano di pianto le gambe tremolano, le braccia non riescono più a stringere neanche il fumo di questa sigaretta accesa per sbaglio.Cielo, ti metterei al posto di questi fiori, profumerei la terra d’incenso, macchierei di nuvole ogni mio respiro donando al lento roteare della vita quell’attimo eterno appena prima di morire, scoprirei il viso dal sudario, guardando le labbra livide e sorridenti per ciò che di reale si esplicita nell’immenso.