poesie nell'angolo

Angolo


In quell’angolo nascosto derubai le ali a un angelo e respirai i miei sogni un ultima volta, il sole burlava le nuvole aggirando con raggi precisi l’armonia della loro debolezza..Era  tutto bello quando il mondo capiva ogni tiepido sorriso, ogni foglia turbinare nell’aria, ogni singhiozzio di lacrime, pura gioia.Il cammino e le scarpe facevano male, un male squisito appena accentato, appena più forte di un soffio di cicala…boschi, favole bagnate dall’acqua di un fiume, capitomboli di sassi su pendii d’erba e fragole, sabbia fuggevole tra le mani come quando sfioravo i capelli dell’oblio e ributtavo nei crepuscoli ogni speranza tormentata, che qualcuno chiama ancora preghiera. Il problema non risolto non lo voglio risolvere, drammi inutili sul proscenio dei mille volti che ho visto, nasi storti e occhi neri, mani di rughe adorne per saggezze mai espresse, odore di caffè, odore di ruggine, odore del tempo, onore alle rondini che fanno il nido, avorio per collane che non si spezzano, alberi di pesco con i fiori del rosa più vero.Tutto inutile, non sono beato, non sono né cane né pecora e mi sento un Kerouac sulla cima del basso che scrive Haiku sistematici nella luce di una candela spenta. “Le foglie ferme sui ramiIl vento non si muoveLo sguardo ora è ricolmo”