poesie nell'angolo

Gli Occhi....


Gli occhi si fecero cenere, come le sigarette spente schiacciate nervose nel posacenere, viscerale oblio dei sensi, democratico bene che addolora, pensiero come scia di stella abbandonata al suadente, sterile firmamento fermo.Abbandonati ora all’ora tarda che questa notte propone, diventa madre di quieta illusione, resta con i resti frantumati di questo misero e misterioso giorno, che nasce da un fiore che sprofonda in ebbrezza di profumi antichi come naftalina nell’armadio di scheletri scarnificati.Se solo avessi l’esempio da emulare, se potessi aggirarmi guardingo come un lupo per queste strade incolte, se le conchiglie avessero davvero dentro il mare, potrei guarire con le mani sulla faccia e le braccia immobili sui fianchi, taglio di parole, copione da riscrivere, batuffolo di seta, ape regina che non sostiene più l’odore del miele… appiccicoso, nauseabondo, stonato, distorto…plateale.E ci rimane il coraggio sulla punta della lingua mentre mille fauni distorti suonano corni sordi per echi che non ritornano, piccole lucciole danzano sul grano e seppelliscono le piume dei sogni, che di certo non migliorano sulla terra umida dell’alba che include e spartisce.