poesie nell'angolo

L'equilibrio...


L’equilibrio, la sostanza sfugge incontinente sulla linea dolorante del pensiero, simulo onde magnetiche per schiudere porte distanti e solchi troppo depressi per poterci entrare, sospiro a mani intrecciate mantenendo il mento alto, lo sguardo fiero sull’attenti,  mentre piccoli esseri santi vibrano intermittenti sul video luminoso dei perché.Allora invoco nuovi involucri di carta stagnola, nuove forme che ingaggiano materia, nuove filosofie per parlare chiaro ad alta voce, che qua la vita è storta come i fili dell’alta tensione bagnati dall’odore di un cane che passeggia solo nell’umidità di questa notte di settembre, che dei sogni non ne vuol sapere, che di tutte le nuvole ne ha fatto un pugno, che i nervi cedono sorridendo d’ironia scomposta alle puttane che fumano sedute agli angoli di strada.Immaginate ora vetri rotti di una bottiglia intatta, finestre chiuse per far entrare vento, soli abbaglianti per conficcare aghi d’ombra nelle braccia di un punto morto, le pupille sulla soglia di casa, gli sguardi bianchi appoggiati su Dio, l’ostia che preme sulla gola, l’arido che ci rende fertili, i bambini che muoiono lenti sulla tua pancia piena di bolle.Cataclisma del silenzio, oltraggio alla corte, sembianza di farfalla, muto moto mutevole e mutante, la filastrocca che si ripete sorda sul tutto che imprime forma al niente, come addormentarsi in un insieme di contrasti mentre sorda la tua maschera riposa fresca sul cuscino dei sogni.Manca la poesia? Manca la purezza?Incanto il mio vedo sul tuo sguardo, sei immensa per la mia piccola vita, un vaso di fiori sul tavolo, le tue dita che riportano miracoli.