poesie nell'angolo

Come....


Come se consumarsi fosse legge, come se leggero apparissi nudo nell’immensità d’ogni tuo peccato, come falla nella diga, come un giorno che si strascica dopo l’alba…come…come restare senza essere nella tua essenza, astinenza, appartenenza ad altre entità……… nell’ombra dell’ora più tarda, ricondurre le piccole barche dall’altra parte della riva, rivisitata, riveduta, rivalutata, senza annegare nell’olio buono che sì “esprime” solo con il pane ancora dormiente nelle gemme del grano…granitico, grande, gravido di pazienza per ogni freno coperto dal tempo… Accettare la propria apparenza, rendendo “possibile” l’unica immagine che ti ritrae, la tua essenza, la tua assenza, la capsula che ti rimette in sesto, il posto giusto nel posto che ti compete che sia regno o merda…alzati e bevi, oppure resta adagiato accanto al rimpianto di ciò che potevi fare e non hai fatto, perché in ogni tormento si cela il grembo d’ogni sconfitta che porta meschina alla pace irragionevole e frastornata del riposo, ninnandoti dolcemente, come una notte che di stelle non vuoi raggiare.