La nostra Repubblica compie settanta anni. Tanti ne sono infatti passati da quel 2 giugno 1946, quando gli italiani hanno potuto esprimere la loro volontà al referendum popolare per la scelta tra Repubblica e Monarchia, scegliendo a larga maggioranza la prima. In quella occasione fu adottato, per la prima volta, il suffragio universale, in modo che anche le donne potessero, finalmente, votare. L'affluenza fu superiore al 90%. Credo che sia stata l'unica volta in cui il volere popolare sia stato interamente rispettato. Di questi tempi pare di poter affermare che i risultati dei referendum vengano spesso disattesi o vanificati. Osservo anche che, sempre ai nostri tempi, se la percentuale di votanti arriva al 50% è tutto grasso che cola. Disinteresse? Disaffezione? Senso di inutilità? Non sentirsi rappresentati? Forse tutte queste cose. Comunque sia, auguri Giovane Signora. Gianni
La Giovane Signora
La nostra Repubblica compie settanta anni. Tanti ne sono infatti passati da quel 2 giugno 1946, quando gli italiani hanno potuto esprimere la loro volontà al referendum popolare per la scelta tra Repubblica e Monarchia, scegliendo a larga maggioranza la prima. In quella occasione fu adottato, per la prima volta, il suffragio universale, in modo che anche le donne potessero, finalmente, votare. L'affluenza fu superiore al 90%. Credo che sia stata l'unica volta in cui il volere popolare sia stato interamente rispettato. Di questi tempi pare di poter affermare che i risultati dei referendum vengano spesso disattesi o vanificati. Osservo anche che, sempre ai nostri tempi, se la percentuale di votanti arriva al 50% è tutto grasso che cola. Disinteresse? Disaffezione? Senso di inutilità? Non sentirsi rappresentati? Forse tutte queste cose. Comunque sia, auguri Giovane Signora. Gianni