Oltre l'orticello

25 aprile - festa della liberazione


Mai come quest’anno credo sia importante ricordare questa ricorrenza, visti i rigurgiti fascisti che si manifestano, spesso in maniera insopportabile, un po’ ovunque. Non solo in Italia. Spesso si commette l’errore di considerare come fenomeni di folclore tali manifestazioni. E’ anche ricorrente il ritornello secondo cui, essendo passati settantatré anni dalla caduta del nazifascismo, il pericolo di un ritorno ai regimi di quell’epoca siano assolutamente impossibili; una grandissima parte della popolazione non sa nemmeno cosa fossero quei regimi. Questa è, a mio parere, una pecca della nostra società. Bisognerebbe raccontare ai giovani di cosa si trattava. Un altro errore, sempre secondo me, è di considerare il pericolo fascista esclusivamente come un possibile ritorno ai regimi del passato. Il fascismo credo che non si limiti a quello. Si tratta di un atteggiamento e di un modo di agire. Il bullismo e, ancor di più, il cyberbullismo sono modi fascisti. La prevaricazione e la prepotenza dei forti o dei tanti contro chi è considerato più debole o diverso, è fascismo. La creazione di muri e steccati, fisici o virtuali, è fascismo. Potrei continuare, ma credo che il concetto sia sufficientemente chiaro. Recuperiamo questa ricorrenza e rendiamola estensivamente attuale. Viva il 25 aprile.