fiori a primavera

da Istantanee


Daniela  Isola desertacasa abbandonatae vecchiain mezzo alla campagnasolitaria resta. Rossa una macchianel mezzo del giardinoè la buganvillea viva sul mattino. La padrona è mortatacciono i suoi canie nulla fa riviverei momenti lieti. Ferma è la natura,fermo anche il vento,morto è tutt’intornociò che ha nome vita. La padroncina, i cani,i fichi d’India e l’ortotutto intorno è mortoe non ha più vita. Viva contro il soleè la buganvilleama morta è nell’animal’amica mia Daniela. Dolore  Nel mezzo dei ricorditristi e ormai lontaninella notte  buiaio mi ritrovai. Il dolore del passatos’è in gioia trasformato. Il futuro nostrobaratro apparenebbioso e senza fondoincerto e scuro. Del viale in fondonoi scorgiam la mortedei desideri nostrima non dei nostri affanni. Solo il passato è certo. L’affanno ed il dolorevita più non hannoma luminosi giorniporteranno. La china han superatodi profonde valli,gelide e nebbiosed’inverni ormai lontani. Oggi gioia regna.   Donne  Brulicar di donnein maretra scogli e sabbiasimili a vermisdraiate al solein posa verticaleod ambulantiho visto. Eran le donnedai cascanti fianchi,eran le donnedai puntuti addomio dai seni turgidi,che i sessi lor mostrandoandavan nudi.    Dora  Fragrante è il sorrisoin bocca di mia moglie.  Simili a roseson le gote sue.Brillan diamantigli occhi suoi ridenti. Felicitàattorno lei propagae i tempi nerinon ricorda più. Dora si chiamae d’oro ha i capelli,gioia nel cuore,gioia nei pensieri. Dorme serenanella notte quietaquando una gambasulla mia riposa. Il tunnel della vitabuio ha traversato. Era tragediapure il suo riposo,era tristezzaove per altritutto fu letizia. Ora c’è gioiasolo gioia immensa. Guarda il tramontoe scorge un nuovo giornomira l’invernoe vede primavera. Tutto è speranzatutto ha nome vita. Nelle mie manii battiti del cuore.   Dormiveglia  Riempie il cuor la musicasalendo in alto e lievetra le cime erbosedei monti siciliania primavera. Nel dormiveglia vedole rondini e i gabbianidel vento sulle aliche al ciel salendotra i frondosi ramisaettano garrendo. Gioisce il cuore miotra le frondose cimecon i gabbiani al ventoaquiloni sparsinell’azzurro immenso.  Estate  Lontana la canzontra mille fruscii d’ulivigli spazi inondaa noi d’intornoe tu sulle radiciseduta miri i tronchi dei filariche paralleli vannoed infiniti. La mano tra i capellicome a bambin dormientela tua naviga lievesul capo mio che posanel grembo generosotuoin piena estate. Un fremito ardentei nostri corpi prendee al ciel saliamocon la canzon che inondagli spazi a noi d’intornotra mille fruscii d’ulivi che paralleli vannoin piena estateed infiniti.