fiori a primavera

da ISTANTANEE


Lidia  Batton le chiome i glutei. Lidia saltella e correnel crepuscolo serale,unico compagno lo sciabordio del mare,che l’acque sue non muovee quasi stagno pare. Nuda nel corpoturgida nei senibraccia e gambe roteando al ventoarmoniosa avanzaquasi in lieve voloverso il buio immensoLidiasimile a puledra indomita e selvaggia. Luccichio  Pisciato ho sulla terradentro un vasotra le piante nerenella notte:luccica la lunain mille stelle. Rombano i motorisull’asfaltoe penetrando vannol’autostrada. Dalla boscaglianella notte fondaun grido di civettasolitario e tetro. Gli occhi ho fissialle mille stelleche la luna inviadalla mia pisciazza.   Lupinelli  Per le vie del borgonel vespero d’estatepassava il venditoredi lupini sotto sale. “I lupinelli,i salatielli te lu mare“iva bandendoper vicoli e viuzzepoco vendendotra poveri tuguri. Correvano i bambinia comprar lupinisotto sale, acqua piovanae aromi al naturale,dal venditoreciarlatano e stanco. Queste le gioiedi color che furonovecchi bambinifuori dalla guerradentro la fameper folli deliri. “I lupinelli,i salatielli te lu mare”:vecchia cantilena e dolceodo la notte ancorquando all’infanziachiusi gli occhi ho fissi.    Mariannina  Per i campi vala piccola Mariannacon due canestri enormi:raccoglie tra i rifiutila ricchezza:cianfrusaglie ed immondizie varie. A casa torna a seracarica di mille porcherie.Talvolta trova un fruttotalvolta un ossotal altra un barattolo di carnevuoto. Si nutre Marianninacome un canerandagio tra i dirupidi montagneassolate e in fiore. Ferma è il dì festivo:è giorno di riposo. Ma tutti gli altri giornicon pioggia o con la neveo al solleon di lugliogirovaga vedretela matta Mariannina,piccola e sbilenca,felice tra i rifiuticogliere dei fioritra pezze coloratevetri luccicantie cadenti muri.    Maternità   In carnale abbracciola madre serra il figlioal petto verginalecome in incesto,quasi maritale. Abbraccio della madrecasto e puroche la carne suatende a trasformarein carne del suo figliocon materno ardore. Abbraccio della madretenera e gioiosaabbraccio della madreche d’amore è pregnae d’apprensione. La madre vegliaveglia sul bambinoche abbarbicato al senolatte succhia e vita. Alfin s’addormeil figlio nella madrealfin s’addormela madre sul suo figliole braccia a protezione,petali di fiore.  Musica  Dolci pensier la musicanell’animo riverbera. Antica vision rimembradi piccoli selvaggicrescenti nell’arenache sempre ha nome vita. Le guerre con i sassiin campi avversi vedo,i giochi coi nemiciche furono di ierinella sassaiola,le corse per i campitra gli alberi ed i fiorinei ruscelli asciuttidi piani sterminatio a coglier fruttila sera nei giardiniper dimostrare a tuttile mie capacità. Come linfa scorreresento nelle venela musica suadentein mezzo al gran teatroche sempre ha nome vita. Sale ai folti pininella natura verdeecheggia lievementenelle profonde valli. Tutto intorno a meinonda dolcementela musica suadente.