GIARIYA

Ricordi di un risveglio


 Ed il mattino ci trova così. Il mio braccio a cingere la tua vita e tu appoggiata a me, la mia spalla che raccoglie i tuoi capelli e la tazza di caffè nelle mani.L'istinto è di appoggiare le labbra alla spalla vagando sul profumo della pelle accaldata per il sonno, fino alla nucaTu abbozzi, pieghi appena il capo per aiutarmi nell'impresa ed intanto parliamo, Parliamo di nulla, di noi, dei giorni dei gatti, parole oziose spese in una mattina di sole che si propone prepotente al di là delle persiane chiuse.E' buono il mio caffè, l'ho preparato prima e te l'ho portato. Ti ho svegliato facendo scorrere la bocca sulla tua schiena dal solco delle natiche all'orecchia per sussurrarti, "amore è pronto il caffè" Ed ora siamo qui, il mondo è rigorosamente chiuso fuori, anche la corrente del tempo scorre intorno a noi senza toccarci, siamo in quest'attimo di eternità godendo di ogni istante che non ci viene tolto assaporando il calore della pelle e dei nostri corpi vicini.poi imoprovvisamente giri il viso verso di me, sorridi, ma mi cerchi le labbra, capisco che sei felice.... ed io con te.