Non toccatemi le ali

monologo ( registrato SIAE ) " grido alla luce "


A mani aperte mi dissetavo alla mia vecchia fontana quando sopra di me qualcosa mi fece alzare la testa.In alto due asini volavano !Portai allora le mani fradice di acqua vicino agli occhi in tempo per vederli svoltare dietro le case.MI guardai attorno per confrontare con i passanti la meraviglia di tale avvenimento.Nessuno si era accorto di nulla. Alcune donne all'angolo della chiesa non facevano altro che beatificare i loro figli nello studio...bla...bla...bla...Poco lontano nel piccolo sentiero che delimitava le aiuole alcuni bimbi facevano a gara nel lancio del coriandolo.I dolori per un monologo mai partorito si facevano d'improvviso più forti e violenti.Di corsa dovevo trovare un teatro , era necessario trovare subito un palcoscenico...una strada...un cortile...Così tra asini che volavano vicino a bimbi occupati nel lanciare a gara un coriandolo sentivo che stava per nascere il mio monologo.Un dolore più forte , un dolore totalmente diverso dagli altri e poi finalmente gridavo...gridavo...gridavo alla luce !                                            " grido alla luce "Sul palcoscenico un tavolo , due sedie ed alcune carte da gioco sparse sul panno verde.          Sono tra il pubblico                             " Eccole le ultime rondini nell'aria impalpabile che come al solito reclamano un tetto dove poggiare il loro becco.Ed ancora le campane che mi avvisano.Un'altra ora..Lassù , dentro la mia cameretta , la partita si fa sempre più interessante.La mia anima è seduta al tavolo verde ...le mani aperte a trattenere delle carte da poker...Ogni tanto una vincita.Può essere il boccone che ti lascia l'esperto avversario. Ed allora la posta si fa sempre più alta.Più vinci e più vuoi vincere , più perdi e più ti vuoi rifare.Con lei però non puoi bluffare...segue