Non toccatemi le ali

segue monologo


Qui  tra il pubblico l'interno viene inghiottito da cortei di bambole addomesticate ai rumori , agli scarichi ed agli insulti mentre il silenzio,sempre più solo,si aggira in cerca di compagni con cui scambiare qualche riflessione.Sono qui perchè ho chiesto un pò di riposo al mio avversario. Una sosta per scendere quaggiù .Finalmente!Appena ho chiuso la porta ho tirato un grosso sospiro di sollievo.Mi ricordo quando ero ragazzo , fresco di diploma e disoccupato , che passavo interi pomeriggi a giocare a biliardo nel bar vicinoa casa. Lì oltre a destinare le mie ore lasciavo anche i soldi che mio padre mi dava per le mie esigenze di giovane.Giocavo quasi sempre a "parigina" e pur non essendo mediocre perdevo costantemente.Mi condizionavano le modeste risorse e non essendo 'giocatore' nei casi in cui vincevo cercavo di finire in parità mentre quando perdevo avevo paura a fare dei tiri azzardati con la conclusione che chiudevo il pomeriggio uscendo dal bar sconsolato e senza una lira in tasca.Ricordi di gioco e di vita.Questa aria fresca mi trova impreparato dopo tanto tempo consumato nel chiuso della mia cameretta.Mi accorgo che è tardi.Ecco l'ultima bestemmia che viene intercalata da un passante quasi investito da una macchina mentre attraversa la strada.Sto giocando al buio.Lassù , dietro le gelosie della mia finestra , mi sembra di vedere il volto della mia compagna di gioco ed ho addosso un brivido di freddo.Ecco di nuovo lo scorrere dei secondi e già altri sentimenti.L'ansia e poi la paura.La morte dall'alto mi vede e sembra mostrarmi le sue carte.Qundo l'ho lasciata con la scusa di scendere a comprare qualcosa ha acconsentito con uno sguardo distaccato."vai pure " sembrava dirmi " ma spendi bene ...cerca di comprare cose valide , non ti fare infinocchiare dai falsi venditori "Ci siamo lasciati senza un saluto.segue.......