Non toccatemi le ali

segue monologo


Le scale prima a piccoli passi , poi di corsa.Ed ecco l'aperto...ecco l'impalpabile...Mi ritrovo nuovamente assassino , dopo avere ucciso le ore , dopo avere ucciso anche i palpiti del passato , dopo aver fatto fuori sino a pochi istanti prima persino i fruscii di un  presente per gustare me stesso , finalmente l'aria fresca sembra temperare la mia vena omicida.In alto qualche avvisaglia di burrasca ed il vento che si diverte a mettere e scomporre le nuvole.Il temperamento omicida oramai si cheta.Ed allora la morte , mi chiedo nel momento in cui mi sento minacciato , la morte perchč uccide ?E Dio ?Per un momento , nel cercare una moneta da spendere , mi sento addosso Dio.Ed allora con la morte basterebbe un colpo di fortuna , un bluff e perchč no : una carta truccata.Potrei cosė vincere la partita. Ma poi chi si accorgerebbe della mia giocata , chi vedrebbe il mio inganno ?Sino ad ora lei mi ha sempre mostrato le sue carte.Attorno i locali hanno giā chiuso. Qua e lā qualche passante...come le nuvole...E come le nuvole ora avanzano , ora li trovo vicino , ora se vanno dietro gli angoli della via....Mi trovo in questo teatro millenario dove l'assurdo , il grottesco , l'universale danno corpo a queste ennesime parole.Ed allora eccomi uomo , eccomi istrione...Cosė chiamo i personaggi ad uscire da dietro le quinte...Li voglio sul palcoscenico :  Vestali da far accaponare la pelle...operai del crimine di ogni tempo e poi in fila tutti i nostri amori che balbettano frasi incomprensibli...Avanti signora superbia...avanti farisei...avanti giacobini : scaricateci le vostre barzellette !E poi papā ...mamme...figli gettati sul selciato , sulla polvere, sul vetro !...........